Un mondiale nato male e finito anche peggio. Il naufragio Azzurro nella confinante Svizzera non ha davvero attenuanti. Il rientro a casa dopo le prime battute è in larga misura demerito nostro. Anche dei media per la verità: alcune prese di posizione fra le “penne” di spicco hanno reso la situazione esplosiva, al punto da mettere i calciatori uno contro l’altro.
C’era chi proponeva il modulo difensivista dell’Inter di Alfredo Foni, reduce dagli scudetti del 1953 e 1954, e chi spingeva per il blocco della Fiorentina di Bernardini, grazie alle prestazioni del quale gli Azzurri avevano staccato il passaporto per la Svizzera (ai danni, per la verità, del tutt’altro che irresistibile Egitto).
Lajos Czeizler, il tecnico Ungherese al quale sono affidate le fortune della squadra azzurra, tirato per la giacca da ogni parte, non sa decidere e il suo tentennare infligge un colpo definitivo alle nostre speranze.
Nel match inaugurale contro i padroni di casa allo Stade Olympique di Losanna, affollato da 49.536 spettatori, il CT opta per sei giocatori dell’Inter, nessun viola, e l’Italia viene battuta per 2-1.
Dopo la vittoria sul Belgio (4-1), si va allo spareggio poiché Italia e Svizzera hanno entrambe 2 punti; proprio nello spareggio contro il verrou rossocrociato, i nerazzurri sono soltanto tre e ben sette i nomi nuovi. Stesso risultato fatto contro il Belgio, 4-1, però questa volta a favore della squadra avversaria e l’Italia viene messa fuori per mano della padrona di casa, la Svizzera.
Per la verità, malgrado le pecche, l’Italia avrebbe potuto evitare il match di spareggio contro la Svizzera, che dopo salvaguardato gli incassi, con un regolamento a dir poco antisportivo, riesce anche a godere, come spesso accade, di favori arbitrali.
Quel che succede sull’1-1 a Losanna grida infatti vendetta: al 66′ un’azione in linea degli Azzurri porta Benito Lorenzi a ribattere in rete il pallone respinto dal palo. Grandi feste, abbracci ed emigranti festeggianti sugli spalti: ci pensa però l’arbitro brasiliano Viana a spegnere gli entusiasmi, segnalando un fuorigioco inesistente. Succede il finimondo: la giacchetta nera è sballottata a destra e manca, e a fine gara Lorenzi e un altro paio di Azzurri (partita in diretta TV) sfogano la rabbia per la sconfitta (firmata da Hugi II) prendendo letteralmente a calci l’ineffabile fischietto sudamericano, che aveva trascorso la vigilia del match nel ritiro elvetico di Macolin.
Maglia | Ruolo | Nome | Nato | Squadra e Nazione di club |
---|---|---|---|---|
1 | Portiere | Giorgio Ghezzi | 10 luglio 1930 | Inter Italia |
2 | Difensore | Guido Vincenzi | 14 luglio 1932 | Inter Italia |
3 | Difensore | Giovanni Giacomazzi | 18 gennaio 1928 | Inter Italia |
4 | Centrocampista | Maino Neri | 30 giugno 1924 | Inter Italia |
5 | Difensore | Omero Tognon | 3 marzo 1924 | Milan Italia |
6 | Centrocampista | Fulvio Nesti | 8 giugno 1925 | Inter Italia |
7 | Attaccante | Ermes Muccinelli | 28 luglio 1927 | Juventus Italia |
8 | Centrocampista | Egisto Pandolfini | 19 febbraio 1926 | Roma Italia |
9 | Attaccante | Carlo Galli | 6 marzo 1931 | Roma Italia |
10 | Attaccante | Gino Cappello | 2 giugno 1920 | Bologna Italia |
11 | Attaccante | Benito Lorenzi | 20 dicembre 1925 | Inter Italia |
12 | Portiere | Giovanni Viola | 26 giugno 1926 | Juventus Italia |
13 | Difensore | Ardico Magnini | 21 ottobre 1928 | Fiorentina Italia |
14 | Difensore | Sergio Cervato | 22 marzo 1929 | Fiorentina Italia |
15 | Centrocampista | Giacomo Mari | 17 ottobre 1924 | Juventus Italia |
16 | Difensore | Rino Ferrario | 7 dicembre 1926 | Juventus Italia |
17 | Centrocampista | Armando Segato | 3 maggio 1930 | Fiorentina Italia |
18 | Attaccante | Gino Pivatelli | 27 marzo 1933 | Bologna Italia |
19 | Attaccante | Giampiero Boniperti | 4 luglio 1928 | Juventus Italia |
20 | Centrocampista | Guido Gratton | 23 settembre 1932 | Fiorentina Italia |
21 | Attaccante | Amleto Frignani | 1 marzo 1932 | Milan Italia |
22 | Portiere | Leonardo Costagliola | 27 ottobre 1921 | Fiorentina Italia |