Qatar 2022 ancora a rischio

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Michel Platini
Michel Platini con il logo della UEFA alle spalle

Ancora mancano 8 anni al Mondiale del 2022, ma probabilmente, se continuerà così, passerà alla storia come l’edizione della Coppa del Mondo con più polemiche.

Le polemiche sugli stadi in Brasile sono nulla in confronto a ciò che sta succedendo in Qatar, infatti ora, proprio in questo momento in cui l’attenzione del pubblico è concentrato su Brasile 2014, si gioca una partita importante per la nazione che dovrebbe ospitare questa edizione.

Dopo le polemiche per i lavoratori sfruttati, e l’organizzazione difficoltosa a causa del caldo, ora si aggiungono accuse di corruzione che fanno traballare la Fifa.

Proprio a tale proposito si è espresso Michel Platini, numero uno della UEFA e in odor di diventare massimo esponente della Fifa:

non mi pento proprio di niente. Penso che fosse la scelta giusta per la Fifa e per il calcio mondiale. Ma se delle vicende di corruzione saranno provate serviranno un nuovo voto e delle sanzioni.

Solo per aver fatto colazione con un collega mi vedo coinvolto in un affare di Stato e in una trama completamente costruita, non so da chi o perché. Non sono corrotto e non so chi c’è dietro a tutto questo.

Se la corruzione sarà dimostrata, dovranno esserci sanzioni e una nuova votazione.

Insomma, se la corruzione verrà realmente dimostrata, la Fifa riassegnerà il Mondiale. Di tempo ancora ce n’è, vedremo se da oggi a un paio d’anni qualcosa si muoverà, poi potrebbe essere troppo tardi.