Critiche per gli stadi e le infrastrutture

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Lucio, calciatore del Brasile
Lucio, esulta dopo un gol. Oggi è stato molto critico con l'organizzazione del Mondiale

Parole pesanti quelle pronunciate da un ex calciatore del Brasile come Lucio, il quale, senza mezzi termini, dice chiaramente che i soldi, utilizzati per costruire stadi e infrastrutture necessarie allo svolgimento della Coppa del Mondo, potevano essere utilizzati per fare cultura e informazione.

Ci va giù pesante con il governo e le istituzioni:

Oggi il Brasile si trova in ottime condizioni, è un Paese ricco e queste risorse potevano essere investite in educazione e salute, per esempio, che meritano maggiore attenzione. Perché una nazione faccia bella figura non bastano appena gli stadi, serve tutto un apparato organizzativo.

Non è la prima volta che un ex Selecao si dice sfavorevole e pessimista all’idea del Mondiale in Brasile, giusto ieri è toccato a Rivaldo il quale ha sostenuto:

I Mondiali in Brasile? Faremo una figuraccia. Avevo già detto altre volte che il Brasile non è in grado di fare una Coppa del mondo. Sarà difficile, farà una brutta figura

Intanto sull’argomento interviene anche il presidente della UEFA, il quale ha tranquillizzato e sottolineato come prima di ogni campionato del mondo nascono queste polemiche (oltre alle Olimpiadi) e puntualmente si viene smentiti dai fatti. Queste le parole di Michael Platini:

Le critiche prima delle grandi competizioni sono usuali. Sono sicuro che tutto sarà pronto in tempo. Se si preparano bene, le nazionali non soffriranno né del caldo né degli sbalzi di temperatura e gli stadi saranno a posto

Lo stesso Platini, da tanti ritenuto il candidato naturale a sostituire Blatter dopo i Mondiali, quando la poltrona del numero uno della Fifa rimarrà vuota, ha risposto alla candidatura del connazionale Jerome Champagne così:

Gli auguro buona fortuna, come a tutti coloro che competeranno per questa poltrona, io non ho cambiato parere: mi pronuncerò sulla mia eventuale candidatura durante o più probabilmente dopo il Mondiale in Brasile

Sempre tornando alle polemiche per l’organizzazione del Mondiale, però, non si può non sottolineare come il numero due della Fifa, Jerome Valcke, sullo stadio Curitiba, che è quello più indietro nei lavori, ha detto:

Stiamo chiedendo che siano fatte molte cose nello stadio, quando ci troviamo ancora nella fase di costruzione. Non esiste una soluzione facile per lo stadio di Curitiba. Si tratta di una sfida, ma lo sarà anche per la Fifa se dovremo spostare le partite programmate qui in altri impianti.

E altri due ex nazionali brasiliani, che rispondono ai nomi di Bebeto e Cafù, hanno sottolineato come sarebbe un “disastro” e un grave danno per il Brasile se Curitiba non sarà nella lista dei 12 centri che ospiteranno le partite della Coppa del mondo.

Nel mentre tra il presidente del Brasile, Dilma Rousseff, e il presidente della Fifa, Sepp Blatter, è scoppiata la pace, dopo l’incontro dei giorni scorsi. Entrambi promettono un grande mondiale.