L’aggancio al Messico non è particolarmente ostico: Galles e Germania Est sono avversari di secondo livello e nel match decisivo per la qualificazione, al San Paolo di Napoli, di fronte a novantamila spettatori, gli Azzurri rifilano tre gol ai tedeschi.
Ferruccio Valcareggi, successore di Edmondo Fabbri, ci sa fare ed è reduce dall’aver guidato l’Italia al titolo europeo, un’affermazione che riporta il nostro calcio a livello di eccellenza (era dal ’38 che la prima squadra non iscriveva il proprio nome in un albo d’oro che conta).
Per il viaggio nell’altopiano messicano, il CT presenta diverse novità rispetto all’europeo. Boccia al completo la difesa della Juventus, restano a casa Bercellino, Castano e soprattutto Salvatore, che a pochi mesi dal mondiale, in un’amichevole a Madrid, in soli 180 secondi mette a segno due autogol spianando la strada a un pareggio. Nuovi sono i cagliaritani, reduci dalla vittoria dello scudetto, Cera, Niccolai e Gori, i torinisti Pruia e Poletti, il viola Ferrante, il bianconero Furino e il neroazzurro Boninsegna, chiamato con Prati per sostituire Anastasi.
Quella dell’Italia è una partenza al risparmio: dopo lo striminzito 1-0 sulla Svezia seguono i modesti e monotoni pareggi senza gol con Uruguay e Israele.
C’è poco da stare tranquilli, nei quarti di finale entra in ballo l’eliminazione diretta e per gli azzurri è la volta dei padroni di casa del Messico, che dalla sua ha l’abitudine all’altura e il vantaggio del fattore campo, che già ci è costato caro in Svizzera e in Cile.
Ma l’Italia non si fa intimorire, ingrana la quarta e come per incanto insacca quattro gol ai padroni di casa e altrettanti alla Germania Ovest nella semifinale, alla conclusione di una partita molto normale nei 90 minuti classici (1-1 alla fine) e decisamente spettacolare nei 30 minuti supplementari (4-3).
Italia – Germania del 1970 in Messico da molti è considerata la partita più avvincente e più bella della storia del calcio. Un uno a uno classico in tempi regolamentari, con il pareggio dei tedeschi arrivato al 90esimo minuto. Ai tempi supplementari però la storia cambia e si vive una danza di gol che è stupefacente, uno spot per il calcio.
Una mezz’ora di gioco in più che però gli Azzurri pagano solo quattro giorni dopo in finale contro l’inarrivabile Brasile. Il capo della spedizione Mandelli raccontò l’impossibilità di poter sostituire qualcuno dei protagonisti della semifinale, pena la rivolta.
Fu l’ultima partita con in palio la coppa Rimet, infatti la regola della FIFA recitava che la prima squadra ad aggiudicarsi per prima tre volte la competizione avrebbe trattenuto la coppa originale, e dall’edizione successiva sarebbe cambiata. Italia e Brasile arrivarono entrambe con due coppe vinte, la finale assegno il trofeo ai sudamericani.
Maglia | Ruolo | Nome | Nato | Presenze | Squadra |
---|---|---|---|---|---|
1 | P | Enrico Albertosi | 2 novembre 1939 (30 anni) | 21 | Cagliari |
2 | D | Tarcisio Burgnich | 25 aprile 1939 (31 anni) | 33 | Inter |
3 | D | Giacinto Facchetti | 18 luglio 1942 (27 anni) | 46 | Inter |
4 | D | Fabrizio Poletti | 13 luglio 1943 (26 anni) | 4 | Torino |
5 | D | Pierluigi Cera | 25 febbraio 1941 (29 anni) | 2 | Cagliari |
6 | D | Ugo Ferrante | 18 luglio 1945 (24 anni) | 1 | Fiorentina |
7 | D | Comunardo Niccolai | 15 dicembre 1946 (23 anni) | 1 | Cagliari |
8 | D | Roberto Rosato | 18 agosto 1943 (26 anni) | 18 | Milan |
9 | D | Giorgio Puia | 8 marzo 1938 (32 anni) | 7 | Torino |
10 | C | Mario Bertini | 7 gennaio 1944 (26 anni) | 9 | Inter |
11 | A | Gigi Riva | 7 novembre 1944 (25 anni) | 16 | Cagliari |
12 | P | Dino Zoff | 28 febbraio 1942 (28 anni) | 10 | Napoli |
13 | A | Angelo Domenghini | 25 agosto 1941 (28 anni) | 22 | Cagliari |
14 | C | Gianni Rivera | 18 agosto 1942 (27 anni) | 38 | Milan |
15 | C | Sandro Mazzola | 8 novembre 1942 (27 anni) | 37 | Inter |
16 | C | Giancarlo De Sisti | 13 marzo 1943 (27 anni) | 12 | Fiorentina |
17 | P | Lido Vieri | 16 luglio 1939 (30 anni) | 4 | Inter |
18 | C | Antonio Juliano | 1º gennaio 1943 (27 anni) | 14 | Napoli |
19 | A | Sergio Gori | 24 febbraio 1946 (24 anni) | 0 | Cagliari |
20 | A | Roberto Boninsegna | 13 novembre 1943 (26 anni) | 1 | Inter |
21 | C | Giuseppe Furino | 5 luglio 1946 (23 anni) | 0 | Juventus |
22 | A | Pierino Prati | 13 dicembre 1946 (23 anni) | 6 | Milan |