Il CT della Croazia, che risponde al nome di Nico Kovac, non ci sta.
Ieri sera in albergo ha così commentato l’operato dall’arbitro giapponese Yuichi Nishimura:
Se quello su Fred era rigore, non c’è più bisogno di giocare a calcio, piuttosto diamoci al basket e alzi la mano chi dice che il penalty c’era. Quello che successo è stata una vergogna. Faremmo meglio a mollare tutto e andarcene a casa, se questo deve essere il modo di cominciare una Coppa del Mondo. E’ una questione di rispetto e contro il Brasile la Croazia non ne ha ricevuto in alcuna forma. E meno male che proprio rispettò è uno degli slogan della Fifa… Ha ragione il mio capitano Srna a dire che anche gli arbitri dovrebbero praticare il fair play, ma ne hanno mandato uno non all’altezza. Tutto ciò è ridicolo, anzi una barzelletta, e questo Mondiale rischia di diventare un circo
Questo è stato il secondo sfogo del mister croato che già a caldo, nello spogliatoio, aveva detto più o meno le stesse cose. Il CT insomma non accetta, giustamente, il risultato di Brasile-Croazia.
Anche in Croazia gli animi si sono agitati, con il maggior quotidiano nazionale, Novi List, che titola “Croazia derubata”. Lo stesso quotidiano aggiunge:
Un killer giapponese ha sparato alle spalle a Niko Kovac
Intanto a Rio e in tutto il Brasile si è assistito a una festa nazionale, con balli e fuochi d’artificio a ogni gol carioca.
In tanto accostano Neymar ad Ademir che nel mondiale del 1950, sempre in Brasile, alla partita d’esordio siglò una doppietta.