Harry Kane capocannoniere del Mondiale 2018

Pubblicato Categorie: Calciatori
Harry Kane festeggia il terzo gol contro Panama
Harry Kane festeggia il terzo gol contro Panama

Sono 3 le partite segnanti per Harry Kane che nel Mondiale 2018 ha conquistato lo scettro di capocannoniere:

  1. Tunisia – Inghilterra, finita 1-2 con doppietta del bomber britannico
  2. Inghilterra – Panama, finita 6-1 con tripletta annessa
  3. Colombia – Inghilterra, risoltasi ai rigori a favore della nazionale dei Tre Leoni che comunque aveva chiuso i 90 minuti sull’1-1 con gol dello stesso Kane

Dagli ottavi in poi il buio, 6 gol nelle prime 3 partite giocate (nella terza del gruppo, contro il Belgio, Gareth Southgate, commissario tecnico degli inglesi, ha applicato un forte turn-over e Kane è rimasto in panchina) e dai quarti in poi più nulla.

Il calciatore britannico ha quantomeno una scusante per essere un po’ scomparso, probabilmente con la testa era (anche) altrove: in patria la compagna di vita era in attesa di un bimbo e la nascita era prevista proprio in quei giorni.

Nonostante ciò, in un Mondiale, 6 gol sono sufficienti per diventare capocannoniere ed Harry Kane vince la Scarpa d’oro 2018.

Nessuna presenza a 5 gol mentre con 4 gol troviamo ben 5 calciatori:

  • il russo Denis Čeryšev
  • il fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo (1 rigore)
  • la prima punta belga Romelu Lukaku
  • l’attaccante francese Antoine Griezmann (3 rigori)
  • il gioiellino francese del futuro Kylian Mbappé

A 24 anni, quindi, Harry Kane vince il titolo di capocannoniere del Mondiale e di Coppe del Mondo ne dovrà ancora giocare qualcuna. Calcisticamente viene su nelle giovanili del Tottenham, passa in prima squadra all’età di 18 anni nel 2011 ma viene subito girato in prestito al Leyton Orient che milita nelle serie minori inglesi, in 18 presenze Kane realizza 5 gol.

Bottino un po’ magro e così il Tottenham anche l’anno successivo lo gira in prestito, questa volta al Millwall che milita nella serie B inglese, anche qui il bottino è magro, con 22 presenze arrivano solo 7 gol.

La stagione 2012/13 è un po’ girevole, inizia nel Norwich City, finalmente in Premier League, ma a metà stagione cambia maglia per le poche presenze (solo 3) e va nel Leicester fino a giugno, qui arrivano 15 presenze e 2 gol.

Il Tottenham vede comunque un campione nell’attaccante e decide di fargli proseguire la carriera in casa. Il primo anno con la maglia white il primo anno arrivano 10 presenze e 3 gol.

Il calciatore prende confidenza con l’ambiente e potendo fare finalmente un secondo anno con la stessa maglia, proprio nel 2014/15 esplode facendo 31 gol in 51 presenze (tra campionato e coppe) e giocando molto bene.

Da lì è tutto in discesa, ogni anno arrivano almeno 28/30 gol e l’Inghilterra ritrova quella prima punta che è stata incarnata da Alan Shearer prima e da Wayne Rooney poi. Proprio con la maglia della nazionale A ha già realizzato 19 gol in 30 partite. Inoltre con gli inglesi ha fatto tutta la trafila, dall’Under 17 fino alla nazionale maggiore.

Prime presenze importanti durante Euro 2016 in Francia, quando delude un po’, non lasciando il segno nonostante le 4 presenze. Quindi seconda chance nel Mondiale 2018 dove il segno, come abbiamo visto, l’ha ben lasciato.