Sulla strada di avvicinamento al Mondiale del 1966 in Inghilterra, l’Italia di Edmondo Fabbri, qualificata con facilità a spese di Finlandia, Polonia e Scozia, fa autentici sfracelli. Infila con punteggi anche perentori una serie di vittorie contro Bulgaria, Austria, Argentina e Messico, tanto che gli Azzurri, come del resto quasi sempre, sono attesi da protagonisti.
L’opinione, piuttosto generalizzata, vede concorde anche la stampa estera, estasiata dal ruolino di Rivera e compagnia.
Lo scudetto in quell’anno è andato all’Inter, piazzatasi davanti al Bologna, ed entrambe le squadre sono rappresentate da rispettivamente cinque calciatori ciascuno. Defezioni però importanti in casa nerazzurra, infatti sono assenti capitan Picchi (libero del pacchetto difensivo che non va molto d’accordo con Rivera a causa di un diverbio al rientro dalla Polonia, per una partita di qualificazione) e Mario Corso, come già quattro anni prima.
Fabbri non ha molta esperienza, tuttavia si pone alla guida degli Azzurri con il piglio di un despota e la stampa certo non gli perdona alcunché. Il 20 maggio seleziona una quarantina di uomini, tre giorni dopo li lima a 30 e infine il 2 luglio presenta alla FIFA la lista definitiva dei 22 e chiede, ottenendolo, di portare in viaggio “premio” i giovanissimi Mario Bertini e Gigi Riva.
Malgrado le polemiche, gli indizi che fanno pensare a un traguardo ambito ci sono tutte. Quando il gioco si fa duro, però, suona tutt’altra musica: l’Italia, con un 2-0 all’esordio, ha giusto il tempo di vendicare i soprusi subiti quattro anni prima dal Cile, poi è notte fonda.
A destare sensazione non è certo il KO contro la corazzata dell’Unione Sovietica di Jascin e di uno scatenato Cislenko che fa ammattire il nostro Facchetti, bensì il successivo incredibile rovescio contro l’esordiente e colpevolmente sconosciuta Corea del Nord. Una sconfitta per 0-1 da non credere quella di Middlesbrough, non esiste una scusante per l’eliminazione prematura della squadra dalla Coppa del Mondo.
Con un tempo a disposizione non riusciamo a rimettere in equilibrio la gara: i superpagati calciatori nostrani (fra i quali è doveroso sottolineare l’infortunio a Bulgarelli, rimasto in campo per onor di firma) si vedono sfuggire i quarti a causa di un gol di un sergente dell’esercito nordcoreano, Pak Doo Ik, che, non si sa perché, in occidente è stato a lungo confuso con un meccanico dentista, forse a rimarcare, se possibile, ancora di più la sconfitta a opera di semiprofessionisti.
Dopo il Mondiale, nel linguaggio e nell’immaginario comune, il termine “Corea” è stato utilizzato, non solo in ambito sportivo, per indicare una sconfitta cocente, inaspettata e senza attenuanti. E, quasi quarant’anni più tardi, prima di incontrare nuovamente una Nazionale Coreana (questa volta quella del sud), i fantasmi del passato si sono fatti sentire, non senza risultato.
Maglia | Ruolo | Nome | Nato | Presenze | Squadra e Nazione di club |
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1 | P | Enrico Albertosi | 2 novembre 1939 (26 anni) | 10 | Italia Fiorentina |
2 | P | Roberto Anzolin | 18 aprile 1938 (28 anni) | 1 | Italia Juventus |
3 | C | Paolo Barison | 23 giugno 1936 (30 anni) | 7 | Italia Roma |
4 | C | Giacomo Bulgarelli | 24 ottobre 1940 (25 anni) | 24 | Italia Bologna |
5 | D | Tarcisio Burgnich | 25 aprile 1939 (27 anni) | 12 | Italia Inter |
6 | D | Giacinto Facchetti | 18 luglio 1942 (23 anni) | 21 | Italia Inter |
7 | C | Romano Fogli | 21 gennaio 1938 (28 anni) | 11 | Italia Bologna |
8 | D | Aristide Guarneri | 7 marzo 1938 (28 anni) | 12 | Italia Inter |
9 | D | Francesco Janich | 27 marzo 1937 (29 anni) | 5 | Italia Bologna |
10 | A | Antonio Juliano | 1º gennaio 1943 (23 anni) | 1 | Italia Napoli |
11 | D | Spartaco Landini | 31 gennaio 1944 (22 anni) | 1 | Italia Inter |
12 | C | Gianfranco Leoncini | 25 settembre 1939 (26 anni) | 1 | Italia Juventus |
13 | C | Giovanni Lodetti | 10 agosto 1942 (23 anni) | 12 | Italia Milan |
14 | A | Sandro Mazzola | 8 novembre 1942 (23 anni) | 19 | Italia Inter |
15 | A | Luigi Meroni | 24 febbraio 1943 (23 anni) | 5 | Italia Torino |
16 | A | Ezio Pascutti | 1º giugno 1937 (29 anni) | 15 | Italia Bologna |
17 | C | Marino Perani | 27 ottobre 1939 (26 anni) | 2 | Italia Bologna |
18 | P | Pierluigi Pizzaballa | 14 settembre 1939 (26 anni) | 1 | Italiatalantatalanta |
19 | A | Gianni Rivera | 18 agosto 1943 (22 anni) | 23 | Italia Milan |
20 | A | Francesco Rizzo | 30 maggio 1943 (23 anni) | 2 | Italia Cagliari |
21 | D | Roberto Rosato | 18 agosto 1943 (22 anni) | 12 | Italia Torino |
22 | D | Sandro Salvadore | 29 novembre 1939 (26 anni) | 27 | Italia Juventus |