L’edizione del 1930 della Coppa del Mondo è la prima in assoluto organizzata dalla FIFA e per la qualificazione basta rispondere all’invito della confederazione.
Si gioca in Uruguay, ma questo crea dei malumori nelle nazionali europee, che si erano candidate numerose per ospitare la nuova manifestazione. La decisine della FIFA di giocare in Sud America è data dal fatto che l’Uruguay ha appena vinto le ultime due edizioni del torneo di calcio delle Olimpiadi, festeggia il centenario della creazione della propria costituzione e soprattutto promette che avrebbe ripagato le spese di ogni nazionale che avesse accettato l’invito. Questo spinge la FIFA e il proprio presidente Jules Rimet ad accettare la candidatura.
La nazionale uruguaiana, come padrona di casa, ha il diritto di giocare la prima gara del torneo, nonostante sia inserita nel gruppo 3, ma ciò non avviene poiché l’impianto di nuova costruzione, laddove si sarebbe svolta la cerimonia di apertura, il 13 luglio non è ancora ultimato, quindi la squadra di casa scende la prima volta in campo solo 5 giorni dopo.
La prima gara del Mondiale, quindi, spetta a Francia e Messico che giocano davanti a soli 1.000 spettatori sul campo Pocitos di Montevideo. Lo stadio del Centenario, con capienza di 90 mila spettatori, sarà invece disponibile per la finale.
Il Gruppo 3 dell’Uruguay
Come già detto, l’Uruguay viene inserito nel Gruppo 3 del Mondiale e gioca la seconda partita dello stesso girone. Sono 3 le squadre facenti parte del gruppo e la prima partita vide la Romania imporsi per 3-1 sul Perù.
L’Uruguay gioca la seconda partita e batte di misura lo stesso Perù, con gol di Héctor Castro.
La classifica provvisoria dice quindi: Uruguay e Romania 2, Perù 0. L’ultima partita del gruppo è quindi decisiva per gli uomini guidati dal CT Alberto Horacio Suppici, poiché il format della competizione prevedeva il passaggio del turno solo alla vincitrice del girone.
La sfida, svoltasi il 21 luglio alle 14.50 locali sul terreno del Centenario di Montevideo, vide i padroni di casa imporsi per 4-0, con gol di Pablo Dorado, Héctor Scarone, Peregrino Anselmo e Pedro Cea.
Questa la classifica finale del Gruppo 3.
Gruppo 3 | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Uruguay | 4 | 2 | 0 | 0 | 5 | 0 | |
Romania | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 5 | |
Perù | 0 | 0 | 0 | 2 | 1 | 4 |
Queste le partite giocate.
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Fase a eliminazione diretta
Avendo vinto il gruppo 3, l’Uruguay si qualifica di diritto alle semifinali della competizione, dove trova la vincitrice del gruppo 2, cioè la Jugoslavia.
La semifinale è sostanzialmente una passeggiata per gli uruguaiani, che concludono con un rotondo 6-1 (tripletta di Cea, doppietta di Anselmo e gol di Iriarte) e si qualificano per l’attesissima finale contro l’Argentina, che con lo stesso risultato hanno battuto gli Stati Uniti.
La tensione prima della finale sale alle stelle e si registrano vari atti di violenza nei confronti delle due squadre. Bande di tifosi cercano di disturbare il sonno dei calciatori, oltre a recapitare minacce. Giusto per far comprendere il clima prima della partita si pensi che l’arbitro, il belga John Langenus, accetta di arbitrare la partita solo a due ore dall’inizio, chiedendo però in cambio un’assicurazione sulla vita con beneficiari i familiari, una nave pronta a salpare dal porto entro un’ora dalla fine della gara, 100 guardie armate e prima di entrare in campo consegna al console belga il proprio testamento.
I tifosi argentini accorrono in massa, mettendo anche in difficoltà i sistemi marittimi dell’Uruguay, tanto è il traffico nel porto che alcune navi cariche di tifosi sbarcano solo dopo l’inizio della gara.
Prima del match scoppia il caso pallone: la FIFA non aveva decretato di chi fosse l’onere di portare la palla, quindi l’arbitro decide di giocare un tempo con quella dell’Argentina e il secondo con quella dell’Uruguay.
In campo i 22 si danno battaglia, con vantaggio dell’Uruguay al minuto 12 firmato da Pablo Dorado, pareggiato 8 minuti dopo da Carlos Peucelle. Al minuto 37 è l’Argentina ad andare in vantaggio con Guillermo Stábile, che sarà il capocannoniere della manifestazione, pareggiato al minuto 57 da Pedro Cea. 11 minuti dopo l’Uruguay passa di nuovo in vantaggio con Santos Iriarte e chiude il match al minuto 89 con Héctor Castro.
Per l’Uruguay è festa, mentre gli argentini si lamentano dell’arbitraggio e del pallone uruguaiano, che a loro dire è più duro e pesante e quindi li ha svantaggiati. La nazionale uruguaiana è la prima compagine e vincere il Mondiale di Calcio.
Per gli amanti dei video vintage, qui gli highlights dell’incontro:
Rosa dell’Uruguay campione del Mondiale 1930
Eccola quindi la rosa della squadra campione del Mondo al primo mondiale di calcio.
Calciatore | Ruolo | Età | Squadra di club |
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José Andrade | C | 28 anni | Nacional Montevideo |
Peregrino Anselmo | A | 25 anni | Peñarol |
Enrique Ballesteros | P | 25 anni | Rampla Juniors |
Juan Carlos Calvo | A | 24 anni | Miramar Misiones |
Miguel Capuccini | P | 26 anni | Peñarol |
Héctor Castro | A | 25 anni | Nacional Montevideo |
Pedro Cea | A | 29 anni | Nacional Montevideo |
Pablo Dorado | A | 22 anni | Bella Vista |
Lorenzo Fernández | C | 30 anni | Peñarol |
Álvaro Gestido | C | 23 anni | Peñarol |
Santos Iriarte | A | 27 anni | Racing Club Montevideo |
Ernesto Mascheroni | D | 22 anni | Olimpia Montevideo |
Ángel Melogno | C | 25 anni | Bella Vista |
José Nasazzi | D | 29 anni | Bella Vista |
Pedro Petrone | A | 26 anni | Nacional Montevideo |
Conduelo Píriz | C | 24 anni | Nacional Montevideo |
Emilio Recoba | D | 25 anni | Nacional Montevideo |
Carlos Riolfo | C | 24 anni | Peñarol |
Zoilo Saldombide | A | 25 anni | Montevideo Wanderers |
Héctor Scarone | A | 31 anni | Nacional Montevideo |
Domingo Tejera | D | 30 anni | Montevideo Wanderers |
Santos Urdinarán | A | 30 anni | Nacional Montevideo |