Storia della nazionale uruguaiana
Tutto storia senza presente, potrebbe essere questo il riassunto per questa Nazionale. Infatti si tratta della prima nazione ad aver ospitato una Coppa del Mondo, e cioè il Mondiale del 1930, si tratta della prima ad averlo vinto e fino agli anni 50 è stata tra le migliori interpreti del football, peccato che poi si è spenta, con assenze importanti sui palcoscenici che contano.
Certo, ancora non è il calcio tecnico di oggi o semplicemente quello degli anni ’60/70, ma nella prima metà del ‘900 gente come José Leandro Anrade o Héctor Scarone erano le stelle brillanti, nonché i campioni che fecero grande il primo Uruguay.
Il mondiale giocato in casa ancora era poca cosa: poche squadre quasi tutte Americane, poiché il viaggio per le europee non era cosa semplice (a quei tempi si viaggiava in mare per lunghi periodi). Comunque, tra le tredici partecipanti, la Celeste riuscì ad arrivare prima, superando l’Argentina seconda e le terze (non c’era ancora la finalina) Iugoslavia e Stati Uniti. In quella competizione finisce nel girone con Romania e Perù, batte entrambe e va in semifinale contro la Iugoslavia che regola per 6 a 1, quindi in finale dove l’Argentina ne prende 4 e ne riesce a fare solo 2… l’Uruguay è campione del Mondo e porta a casa per la prima volta la coppa Rimet.

Nel 1934, alla seconda edizione del Mondiale decide di dare forfait in risposta alle europee che quattro anni prima non vollero andare in sud america per la prima edizione. Il Mondiale si gioca in Italia ma i campioni del mondo in carica non ci sono (prima e unica volta nella storia della manifestazione).
Per rivedere l’Uruguay al Mondiale tocca aspettare fino al 1950, quando in Brasile la Celeste esce nuovamente vincitrice… seconda partecipazione e seconda vittoria. Questa volta gli eroi, per forza di cose, non sono quelli di 20 anni prima ma portano i nomi di Juan Alberto Schiaffino e Obdulio Varela. Il Mondiale ha un programma atipico, si gioca una prima fase a 4 gironi e la vincente di ognuno finisce in un girone finale. L’Uruguay nel primo girone regola la Bolivia e in quello finale mette a tacere Spagna, Svezia e infine il Brasile.
È la fine del grande Uruguay, quattro anni dopo arriva quarto e poi scompare dai posti che contano fino al 1970 quando centra nuovamente il quarto posto.
In tempi moderni c’è solo un acuto ed è quello del 2010 quando arriva al quarto posto, perdendo in semifinale con l’Olanda e poi la finale con la Germania. Al Mondiale del 2006 non si è qualificata e nel 2002 si è fermata al primo turno.
Edizione | Piazzamento |
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Uruguay 1930 | Campione |
Italia 1934 | Non partecipante |
Francia 1938 | Non partecipante |
Brasile 1950 | Campione |
Svizzera 1954 | Quarto posto |
Svezia 1958 | Non qualificata |
Cile 1962 | Primo turno |
Inghilterra 1966 | Quarti di finale |
Messico 1970 | Quarto posto |
Germania Ovest 1974 | Primo turno |
Argentina 1978 | Non qualificata |
Spagna 1982 | Non qualificata |
Messico 1986 | Ottavi di finale |
Italia 1990 | Ottavi di finale |
USA 1994 | Non qualificata |
Francia 1998 | Non qualificata |
Corea e Giappone 2002 | Primo turno |
Germania 2006 | Non qualificata |
Sud Africa 2010 | Quarto posto |
Brasile 2014 | Ottavi di finale |
Russia 2018 | Quarti di finale |
Qatar 2022 | Primo turno |
Uruguay durante il Mondiale 2014 in Brasile
Viene inserita in un girone di ferro, che vede, oltre agli uruguaiani, anche la presenza dell’Italia e dell’Inghilterra, oltre a un’esordiente Costa Rica.
Teoricamente è la terza forza del Gruppo, anche se la presenza di Cavani è molto promettente. Finisce seconda, alle spalle della sorprendente Costa Rica, in un girone incredibile che vede eliminate Italia e Inghilterra.
Agli ottavi di finale incontra la Colombia, decisamente più compatta dell’Uruguay ed è la fine della storia brasiliana. Là dove ha vinto l’ultimo Mondiale, in terra brasiliana, riceve una cocente delusione.
Una curiosità: durante Uruguay – Italia l’attaccante Suarez si rende protagonista di un morso ai danni del difensore Chiellini. Una scena difficilmente rivedibile su un campo Mondiale.
Gruppo D |
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS |
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 | Costa Rica | 7 | 2 | 1 | 0 | 4 | 1 |
 | Uruguay | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 4 |
 | Italia | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 3 |
 | Inghilterra | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 4 |
Uruguay al Mondiale 2018 in Russia
Si qualifica anche per il Mondiale in Russia e viene inserita nel gruppo A, insieme alla padrona di casa Russia, all’Arabia Saudita e all’Egitto.
Sulla carta un gruppo abbordabile.
Guarda il percorso completo dell’Uruguay a Russia 2018.
Gruppo A |
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS |
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 | Uruguay | 9 | 3 | 0 | 0 | 5 | 0 |
 | Russia | 6 | 2 | 0 | 1 | 8 | 4 |
 | Arabia Saudita | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 7 |
 | Egitto | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 6 |
Confederazione | CONMEBOL |
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Sigla Fifa | Uru |
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Federazione | Asociación Uruguaya de Fútbol |
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Soprannome | La Celeste, La Olimpica |
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Commissario tecnico | Óscar Tabárez |
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Record di presenze | Maxi Pereira (124) |
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Capocannoniere | Luis Suárez (49) |
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Miglior vittoria | Uruguay – Bolivia 9-0, Lima, Perù; 9 novembre 1927 |
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Peggior sconfitta | Uruguay – Argentina 0-6, Montevideo, Uruguay; 20 luglio 1902 |
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Divisa | Maglia celeste con bordi bianchi, calzoncini neri e calzettoni celesti con bordi neri |
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Palmares | 2 Coppe del Mondo, 15 Copa América |
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Partecipazioni Mondiali | 13 |
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Esordio al Mondiale | 1930 |
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Miglior risultato Mondiale | Campioni nel 1930 e 1950 |
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Finali giocate al Mondiale | 2 |
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Presenze coppa continentale | 43 |
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Esordio coppa continentale | 1916 |
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Miglior risultato coppa cont. | 15 vittorie |
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Presenze Confederation cup | 2 |
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Esordio Confederation cup | 1997 |
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Miglior risultato Confed. cup | Quarto posto nel 1997 e 2013 |
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