La formazione italiana durante il Mondiale del 1986 in Messico
L’Italia è ancora saldamente nelle mani di Enzo Bearzot. Il CT con la pipa si incammina verso la sua terza edizione del Mondiale, un record per il nostro calcio, anche se dopo España 82 gli Azzurri non sono riusciti a brillare.
Anzi, nell’europeo del 1984 hanno clamorosamente fallito l’aggancio alla fase finale al termine di un girone eliminatorio di basso livello in cui “brilla” un pareggio in rimonta in quel di Cipro, assolutamente senza giustificazioni.
L’Italia, in quanto campione in carica e quindi direttamente qualificata alla fase finale di Messico 1986, si presenta al Mondiale senza aver avuto occasione di saggiare le sue forze in partite importanti.
Bearzot in occasione della trasferta in Messico pecca forse di troppa gratitudine nei confronti degli uomini che quattro anni prima vinsero la Coppa del Mondo in Spagna. Il campionato, è vero, non offre granché, ma nella lista dei 22 inviata alla Fifa ci sono quattro elementi già presenti in Argentina nel 1978 (Cabrini, Rossi, Scirea e Tardelli) e addirittura dieci presenti in Spagna. Per alcuni di questi fedelissimi, fiaccati da anni e infortuni, il viaggio si trasforma in un’inspiegabile vacanza premio: Rossi e Tardelli, per esempio, vedono il Mundial dalla panchina.
Gli uomini selezionati da Bearzot per la trasferta sono forniti da nove diverse squadre e curiosamente, malgrado lo scudetto sia andato alla Juventus, spetta all’Inter il primato degli uomini, ben sei.