L’Islanda è una nazione con 325 mila abitanti… ovviamente non vogliamo fare una lezione di geografia ma far ben capire di cosa parliamo. Per meglio intenderci potremmo dire che Bari fa la stessa popolazione dell’Islanda. Ecco, Bari è in serie B, l’Islanda partecipa ai mondiali.
L’esordio arriva nel mondiale del 2018 in Russia e non è certo una qualificazione casuale, infatti solo due anni prima, all’europeo 2016 in Francia la nazionale islandese molto bene aveva fatto.
Il logo della federazione calcistica islandese
Una qualificazione che arriva grazie al buon lavoro fatto dalla federazione calcistica che ha investito ingenti cifre per la realizzazione di impianti sparsi per la nazione, oltre ad aver investito in cultura calcistica.
Dopo l’Europeo francese l’Islanda è l’osservare speciale, sono in tanti a prevedere un grande mondiale. L’inizio non è male, pareggio per 1-1, contro l’Argentina che quattro anni prima aveva giocato la finale.
Alla seconda gara davanti c’è la Nigeria, si tratta dell’occasione d’oro per arrivare a 4 punti e staccare il pass per gli ottavi, invece l’Islanda fallisce miseramente, perde 2-0 e si ritrova improvvisamente a dover rincorrere, con un’unica possibilità: battere la Croazia che si è dimostrata la formazione più forte del gruppo.