Le furie rosse hanno trionfato in SudAfrica, vincendo la prima Coppa del Mondo della loro storia e togliendosi di dosso quell’etichetta di “bella ma mai vincente”.
Eh sì, perché prima del Mondiale in terra Africana, la storia della Nazionale iberica non era nulla di buono. La sorellina minore, la squadra sempre bella ma mai vincente e ai Mondiali mai visto nulla di veramente interessante… prima di SudAfrica 2010 appunto.
Ma guardando veramente la storia del Mondiale, dal 1930 a oggi, non si può far a meno di dire come questa nazionale abbia scarso feeling con tale competizione, da sempre. Per una ragione o per l’altra, quando il gioco si fa duro (quando le zone che contano si avvicinano) la Spagna non c’è più.
Prima di SudAfrica 2010, il traguardo di maggior rilievo era stato raggiunto nel 1950, in Brasile, quando ottenuta la qualificazione tra le quattro squadre che si dovranno contendere il titolo, deve accontentarsi del quarto posto, alle spalle di Uruguay, Brasile e Svezia.
Nel 1982, al Mondiale in casa, dopo numerose amarezze, la Fifa offre alla squadra una rivalsa: qualificazione automatica poiché ospitante e grande palco d’onore. In quegli anni il Real Madrid e il Barcellona marciano bene, gli spagnoli ci sperano ma nulla da fare. L’esordio finisce con un sorprendente 1 a 1 contro l’Honduras, la seconda partita viene vinta contro la Jugoslavia ma nella terza e ultima partita arriva una sconfitta contro l’Irlanda del Nord. Passa da seconda e nel secondo turno ci pensano Germania e Inghilterra a estrometterla dalla competizione.
Prima degli ultimi anni d’oro, l’unica gioia per la Spagna arriva da un Europeo vinto in finale contro l’Unione sovietica, ma si parla del 1964 e la finale veniva giocata proprio a Madrid.
Poi arrivano gli anni d’oro e nonostante la qualificazione a stento per Germania 2006 e la non propriamente brillante figura rimediata anche in quella occasione, proprio la terra tedesca rappresenta un punto per il vecchio ciclo e un nuovo inizio per una nuova Spagna.
Gli iberici negli anni a venire fanno proprio l’Europeo del 2008 in Austria e Svizzera, riescono a vincere il Mondiale del 2010 e bissano il successo Europeo nel 2012, in finale contro l’Italia di Prandelli.
Si tratta della prima squadra che riesce a bissare l’Europeo consecutivamente e ancora maggior lustro viene dato dal fatto di essere la prima squadra a conquistare i tre titoli di seguito. In pratica dal 2008 al 2014 in Brasile, esclusion fatta per la Confederation Cup che ancora manca nel Palmares, la Spagna vince tutto.
Edizione | Piazzamento |
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Uruguay 1930 | Non partecipante |
Italia 1934 | Quarti di finale |
Francia 1938 | Non partecipante |
Brasile 1950 | Quarto posto |
Svizzera 1954 | Non qualificata |
Svezia 1958 | Non qualificata |
Cile 1962 | Primo turno |
Inghilterra 1966 | Primo turno |
Messico 1970 | Non qualificata |
Germania Ovest 1974 | Non qualificata |
Argentina 1978 | Primo turno |
Spagna 1982 | Secondo turno |
Messico 1986 | Quarti di finale |
Italia 1990 | Ottavi di finale |
USA 1994 | Quarti di finale |
Francia 1998 | Primo turno |
Corea e Giappone 2002 | Quarti di finale |
Germania 2006 | Ottavi di finale |
Sud Africa 2010 | Campione |
Brasile 2014 | Primo turno |
Russia 2018 | Ottavi di finale |
Qatar 2022 | Ottavi di finale |
Spagna durante il Mondiale 2014 in Brasile
Nel Mondiale del 2014 in Brasile parte certamente come grande favorita, viene da un ciclo di vittorie che vedono tra i trofei 2 europei e un Mondiale; si tratta dei campioni in carica, si tratta della squadra da battere.
I primi a farlo sono gli olandesi, che nella prima partita ne rifilano 5 agli spagnoli; le furie rosse cercano di riprendersi subito ma anche la seconda partita non va bene: ne prendono 2 dal Cile e infine, nell’ultima partita, evitano l’ultimo posto battendo l’Australia. Finiscono al terzo posto e fuori dal Mondiale al primo turno.
Gruppo B | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Olanda | 9 | 3 | 0 | 0 | 10 | 3 | |
Cile | 6 | 2 | 0 | 1 | 5 | 3 | |
Spagna | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 7 | |
Australia | 0 | 0 | 0 | 3 | 3 | 9 |
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Spagna durante il Mondiale 2018 in Russia
Il sorteggio non è favorevole alla Spagna, che beccano nel Gruppo B il derby iberico con il Portogallo, fresco vincitore dell’europeo 2016.
Proprio i portoghesi in questo Mondiale saranno gli osservati speciali, per capire se riusciranno a confermarsi oppure se Francia 2016 è stata solo una meteora di passaggio.
Oltre al Portogallo nel girone ci sono anche Marocco e Iran, due nazionali non complesse da superare.
Gruppo B | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Spagna | 5 | 1 | 2 | 0 | 6 | 5 | |
Portogallo | 5 | 1 | 2 | 0 | 5 | 4 | |
Iran | 4 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | |
Marocco | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 4 |
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Confederazione | UEFA |
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Sigla Fifa | Esp |
Federazione | RFEF – Real Federación Española de Fútbol |
Soprannome | Furia Roja |
Commissario tecnico | Vicente del Bosque |
Record di presenze | Iker Casillas (152) |
Capocannoniere | David Villa (56) |
Miglior vittoria | Spagna – Bulgaria 13-0, Madrid, Spagna; 21 maggio 1933 |
Peggior sconfitta | Italia – Spagna 7-1, Amsterdam, Paesi Bassi; 4 giugno 1928 |
Divisa | Maglia, calzoncini e calzettoni rossi con inserti gialli |
Palmares | 1 Mondiale, 3 Europei |
Partecipazioni Mondiali | 15 |
Esordio al Mondiale | 1934 |
Miglior risultato Mondiale | Campioni nel 2010 |
Finali giocate al Mondiale | 1 |
Presenze coppa continentale | 10 |
Esordio coppa continentale | 1964 |
Miglior risultato coppa cont. | Campione nel 1964, 2008, 2012 |
Presenze Confederation cup | 2 |
Esordio Confederation cup | 2009 |
Miglior risultato Confed. cup | Secondo posto nel 2013 |