Buone annate alternate a grandi assenze, e negli anni di grazia il Brasile l’ha sempre estromessa dai posti che contano: così potrebbe essere riassunta brevemente la storia mondiale di questa nazionale.
Poi assenza fino al 1950, quando si ferma al primo turno e 12 anni dopo, nel 1962, nel Mondiale di casa, arriva quello che a tutto oggi è il miglior risultato di sempre, cioè il terzo posto.
Nel 1962 si trova nel girone con Italia, Germania Ovest e Svizzera. Passa insieme ai tedeschi, facendo segnare l’eliminazione degli Azzurri. Arriverà in semifinale dove verrà sconfitta dal grande Brasile di Pelè, dopo aver battuto ai quarti l’armata rossa dell’URSS. Nella combattuta finale per il terzo posto, per poter salire sul podio, batte con fatica e per 1 a 0 la Jugoslavia.
In tempi recenti ha partecipato al Mondiale del 1998 in Francia, arrivando agli ottavi ed essendo sconfitta dal Brasile, dopo che nel turno si è classificata seconda, alle spalle dell’Italia e buttando fuori l’Austria e il Camerun.
Dopo 12 anni segue un altro Mondiale, in SudAfrica, nel 2010, il Cile si trova nel gruppo con la Spagna, futuro campione del mondo, con la quale arriva a paripunti eliminando Honduras e Svizzera. Agli ottavi ci pensa sempre il Brasile, che per il Cile è praticamente una costante, a estrometterla dalla competizione.
Quattro anni dopo, durante il Mondiale brasiliano del 2014, supera nuovamente il girone, nel gruppo B, eliminando questa volta la Spagna, fresca campione del mondo in carica, e Australia. Agli ottavi trova la prima del Gruppo A, guardacaso i padroni di casa del Brasile, che devono combattere per avere la meglio, si arriva addirittura ai rigori, dopo l’1-1 dei 120 minuti (Alexis Sánchez per il Cile). Ai rigori l’errore di Gonzalo Jara è decisivo e il Cile esce, nuovamente, contro i brasiliani.
Nel 1930, per partecipare al Mondiale, basta la risposta all’invito della FIFA. Il Cile, vista anche la vicinanza con il Paese ospitate Uruguay, è una delle 13 nazionali che risponde presente e viene inserita nel Gruppo 1 insieme ad Argentina, Francia e Messico.
La prima gara in un Mondiale arriva il 16 luglio del 1930 e davanti c’è il Messico. La gara finisce 3-0 con doppietta di Carlos Vidal, autore del primo gol cileno in una Coppa del Mondo, e un’autorete.
La seconda gara va anche meglio, battendo 1-0 i francesi. In questa partita si registra il gol di Guillermo Subiabre e il primo rigore fallito durante un Mondiale, a opera di Carlos Vidal.
Per passare il turno come primi bisogna battere l’Argentina nell’ultima gara, artefice, anch’essa, di due vittorie. Purtroppo al minuto 15, quando arriva il primo gol cileno firmato Guillermo Subiabre, l’Argentina è già sul 2-0. Finirà 3-1, con il primo posto e passaggio del turno per gli argentini e secondo posto per i cileni, che quindi vengono eliminati dalla competizione.
Gruppo 1 13 Luglio 1930 alle 15:00 Pocitos di Montevideo
Francia
4 - 1
Messico
Gruppo 1 15 Luglio 1930 alle 16:00 Gran Parque Central di Montevideo
Argentina
1 - 0
Francia
Gruppo 1 16 Luglio 1930 alle 14:45 Gran Parque Central di Montevideo
Cile
3 - 0
Messico
Gruppo 1 19 Luglio 1930 alle 12:50 Centenario di Montevideo
Cile
1 - 0
Francia
Gruppo 1 19 Luglio 1930 alle 15:00 Centenario di Montevideo
Argentina
6 - 3
Messico
Gruppo 1 22 Luglio 1930 alle 14:45 Centenario di Montevideo
Argentina
3 - 1
Cile
Mondiale 1950 in Brasile
La mancata partecipazione ai Mondiali europei del 1934 e del 1938, unita allo stop per la seconda guerra mondiale, porta il Cile a riaffacciarsi a una Coppa del Mondo dopo 20 anni dalla prima partecipazione, nel Mondiale 1950 anch’esso vicino geograficamente come quello del 1930. Curiosamente, benché il format della competizione sia passato a 16 squadre e prevede le fasi di qualificazione, a causa del ritiro di India, Scozia e Turchia, il Cile per la seconda volta partecipa a un Mondiale con sole 13 squadre.
A differenza di 20 anni prima, però, l’esordio è molto amaro, con una sconfitta per 2-0 contro l’Inghilterra. Con il format secondo cui passa solo la prima classificata, già una sconfitta è considerabile come un abbandono del torneo. La definitiva eliminazione arriva alla seconda giornata, quando la Spagna chiude contro il Cile con il medesimo risultato (2-0). Con zero punti all’attivo e con gli spagnoli già a 4 si tratta dell’eliminazione matematica.
Nonostante ciò, la squadra guidata dal CT Arturo Bucciardi non demorde e onora la maglia nell’ultima sfida, battendo con un largo 5-2 gli Stati Uniti. Per i cileni in gol George Robledo, Atilio Cremaschi (doppietta), Andrés Prieto e Fernando Riera.
Gruppo 2 02 Luglio 1950 alle 18:00 Estádio Ilha do Retiro di Recife
Cile
5 - 2
USA
Mondiale 1962 in Cile
Dopo 12 anni il Cile si riaffaccia a un Mondiale e lo fa grazie al fatto di essere la Nazione organizzatrice della manifestazione. Una scelta molto bizzarra da parte della FIFA, che assegna la candidatura alla nazione sudamericana, non adatta per quanto riguarda il tessuto sociale, economico e infrastrutturale per una competizione del genere.
I giornali europei sono molto critici e raccontano di quanto sta succedendo in Cile con parole non proprio gradevoli. Per il Cile diventa quindi un obbligo passare il girone 2, insieme a 3 europee.
Fase a gironi
La squadra è guidata dal CT Fernando Riera, ancora attivo con la carriera da calciatore ma selezionato dalla federazione cilena come CT. La prima gara viene giocata contro la Svizzera, battuta per 3-1 con gol di Leonel Sánchez (doppietta) e Jaime Ramírez. Ma è la seconda gara che passa alla storia, purtroppo dal lato sbagliato, si tratta del match tra Italia e Cile ricordato come la battaglia di Santiago. Non raccontiamo di nuovo gli antefatti e la violenza del match, rimandandovi all’articolo per approfondire, ma ci limitiamo al risultato di 2-0, con gol di Ramírez e Jorge Toro che spediscono l’Italia a casa e il Cile agli ottavi di finale.
Con la classifica parziale che dice: Cile 4, Germania 3, Italia e Svizzera 0, l’ultimo match contro la Germania Ovest è una passeggiata per comprendere la classifica finale del gruppo. Finisce 2-0 per i tedeschi che quindi balzano in testa al gruppo.
Gruppo 2 03 Giugno 1962 alle 15:00 Nacional de Chile di Santiago del Cile
Germania Ovest
2 - 1
Svizzera
Gruppo 2 06 Giugno 1962 alle 15:00 Nacional de Chile di Santiago del Cile
Germania Ovest
2 - 0
Cile
Gruppo 2 07 Giugno 1962 alle 15:00 Nacional de Chile di Santiago del Cile
Italia
3 - 0
Svizzera
Fase a eliminazione diretta
Approdata ai quarti di finale, il Cile trova sulla propria strada l’Unione Sovietica, nello Estadio Carlos Dittborn di Arica la nazionale di casa, davanti a 17 mila spettatori, elimina l’URSS con il risultato di 2-1, gol di Sánchez ed Eladio Rojas.
Quarti 10 Giugno 1962 alle 14:30 Carlos Dittborn di Arica
Per il Cile arrivano delle storiche qualificazioni alle semifinali e per la prima volta in una Coppa del Mondo si trova a fronteggiare il Brasile. Si tratta del Brasile di Pelé, Zito, Garrincha e Zagallo. Troppo forte per il Cile, anche con i favori arbitrali. La gara finisce 4-2 con gol, per i cileni di Toro e Sánchez (su rigore).
Semifinale 13 Giugno 1962 alle 14:30 Nacional de Chile di Santiago del Cile
La finale per il terzo e quarto posto è contro la Jugoslavia, perdente in semifinale con la Cecoslovacchia. Il Cile riesce a vincere per il rotto della cuffia con un gol al minuto 90 firmato da Rojas. Il Cile raggiungerà il terzo posto, miglior risultato in una Coppa del Mondo ancora oggi.
Finale terzo posto 16 Giugno 1962 alle 14:30 Nacional de Chile di Santiago del Cile
Nel 1966 la Coppa del Mondo si trasferisce in Inghilterra e il Cile partecipa al suo primo Mondiale europeo. La panchina viene affidata al CT Luis Álamos e la nazionale che eredita è reduce da un terzo posto pieno di veleni. La squadra viene pesantemente ridisegnata, con l’ingresso di moltissimi giovani e l’addio di calciatori che hanno raggiunto il limite di età.
La squadra viene inserita nuovamente nel gruppo con l’Italia, con la quale gioca la partita di esordio. La partita finisce 2-0 per gli azzurri, che quindi si prendono la rivincita sulla Battaglia di Santiago.
Nel secondo match i cileni incontrano quella che sarebbe dovuta essere la squadra materasso, cioè gli esordienti della Corea del Nord. La partita è combattuta e finisce 1-1 con gol cileno firmato da Rubén Marcos su rigore.
Con la classifica parziale che dice: URSS 4, Italia 2, Cile e Corea del Nord 1, l’ultimo match contro l’Unione Sovietica è decisivo per il passaggio del turno. La gara rimane in pareggio (1-1 gol di Marcos) fino al minuto 85, quando i sovietici trovano il gol partita ed eliminano definitivamente il Cile.
Gruppo 4 12 Luglio 1966 alle 19:30 Ayresome Park di Middlesbrough
URSS
3 - 0
Corea del Nord
Gruppo 4 13 Luglio 1966 alle 19:30 Roker Park di Sunderland
Italia
2 - 0
Cile
Gruppo 4 15 Luglio 1966 alle 19:30 Ayresome Park di Middlesbrough
Cile
1 - 1
Corea del Nord
Gruppo 4 16 Luglio 1966 alle 15:00 Roker Park di Sunderland
URSS
1 - 0
Italia
Gruppo 4 19 Luglio 1966 alle 19:30 Ayresome Park di Middlesbrough
Corea del Nord
1 - 0
Italia
Gruppo 4 20 Luglio 1966 alle 19:30 Roker Park di Sunderland
URSS
2 - 1
Cile
Mondiale 1974 in Germania Ovest
Assente ai mondiali del 1970, il Cile si ripresenta nella manifestazione nel 1974 in Germania Ovest. Dopo 8 anni dall’ultima gara la squadra è profondamente cambiata, ma la guida è data ancora al CT Luis Álamos.
L’esordio a Berlino il 14 giugno, difronte alla squadra di casa Germania Ovest. Una vittoria di misura per i tedeschi ma la partita passerà alla storia per il primo cartellino rosso durante un Mondiale (fino ad allora gli arbitri allontanavano a voce i calciatori). “Vittima” del primo rosso fu il cileno Carlos Caszely.
La seconda gara era temuta dagli organizzatori poiché si fronteggiavano Germania Est (con regime comunista) e Cile (appena issato il regime di estrema destra), in realtà in campo la politica non scese e la partita finì 1-1 con gol cileno a opera di Sergio Ahumada.
Quasi con un piede fuori dal Mondiale, il Cile ha disperatamente bisogno di far risultato contro l’Australia ma la terza gara finisce a reti inviolate. I sud americani vengono quindi eliminati.
Di nuovo assenti al mondiale del 1978 in Sud America, di nuovo presenti al Mondiale europeo. Siamo nel 1982 e sono passati ancora 8 anni dall’ultima partita giocata dal Cile. La squadra è passata di mano e sulla panchina siede il CT Luis Santibáñez.
Il Cile è nuovamente nel gruppo con la Germania Ovest, insieme all’Algeria e all’Austria. La gara d’esordio è proprio contro quest’ultima e i sudamericani perdono per 1-0.
Nella seconda sfida davanti c’è l’avversario più temibile, cioè la Germania Ovest e infatti la gara mette in risalto la differenza di potenzialità. Finisce 4-1 con gol della bandiera, al minuto 90, di Gustavo Moscoso.
Il Cile è già spacciato, a meno che non riesca a vincere di larga misura con l’Algeria e contemporaneamente l’Austria faccia una goleada alla Germania Ovest. Tutto ciò non succede e la gara non è nemmeno combattuta, finisce 3-2 per gli africani, con il primo tempo che si chiude 3-0. A poco servono i due gol nella ripresa di Miguel Ángel Neira e Juan Carlos Letelier.
Gruppo 2 17 Giugno 1982 alle 17:15 Carlos Tartiere di Oviedo
Cile
0 - 1
Austria
Gruppo 2 20 Giugno 1982 alle 17:15 El Molinón di Gijón
Germania Ovest
4 - 1
Cile
Gruppo 2 24 Giugno 1982 alle 17:15 Carlos Tartiere di Oviedo
Algeria
3 - 2
Cile
Mondiale 1998 in Francia
Assente per ben 16 anni, con in mezzo anche qualche squalifica, il Cile torna nella fase finale della Coppa del Mondo in Francia nel 1998. Si tratta di un Cile fortemente rinnovato, non più sotto la dittatura di Pinochet ed entrato in un’era nuova. La guida della nazionale è in mano al CT Nelson Acosta e la squadra è buon mix tra giovani e calciatori di esperienza, tra tutti spicca la presenza del duo d’attacco Salas-Zamorano.
Fase a gironi
La squadra è inserita nel gruppo B insieme all’Italia, ma la battaglia di Santiago oramai è un lontano ricordo, appartiene a un altro calcio. L’esordio è proprio contro gli azzurri, l’11 giugno del 1998, la partita è combattuta e la doppietta di Marcelo Salas ribalta il gol di Viera di inizio gara. Serve un rigore, trasformato da Roberto Baggio al minuto 84, per chiudere il match in pareggio.
Nel secondo match davanti al Cile si presenta l’Austria, la gara è combattuta e sbloccata dal solito Salas al minuto 70. Gli austriaci la pareggiano al minuto 90, condannando il Cile alla sofferenza per la qualificazione.
Con la classifica parziale che dice: Italia 4, Cile 2, Austria 2, Camerun 1, il Cile deve fare punti contro il Camerun e sperare in una vittoria italiana. Gli azzurri vincono e il Cile si ferma al pareggio (il terzo su 3 partite), con un 1-1 firmato José Luis Sierra.
La classifica è chiara e vede i cileni approdare agli ottavi di finale
Gruppo B 11 Giugno 1998 alle 17:30 Parc Lescure di Bordeaux
Italia
2 - 2
Cile
Gruppo B 11 Giugno 1998 alle 21:00 Stadium Municipal di Tolosa
Camerun
1 - 1
Austria
Gruppo B 17 Giugno 1998 alle 17:30 Stadio Geoffroy Guichard di Saint-Étienne
Cile
1 - 1
Austria
Gruppo B 17 Giugno 1998 alle 21:00 Stadio della Mosson di Montpellier
Italia
3 - 0
Camerun
Gruppo B 23 Giugno 1998 alle 16:00 Stade de France di Saint-Denis
Italia
2 - 1
Austria
Gruppo B 23 Giugno 1998 alle 16:00 Stadio della Beaujoire di Nantes
Cile
1 - 1
Camerun
Fase a eliminazione diretta
In virtù del secondo posto nel girone, il Cile affronterà la prima squadra del gruppo A, cioè il Brasile di Ronaldo e Rivaldo. Non c’è partita e finisce 4-1, per i cileni il solito gol di Salas.
Il Cile viene eliminato nuovamente, come successo nel 1962, dal Brasile, allora di Pelé e ora di Ronaldo. Quel Brasile che avrebbe perso la finale contro i padroni di casa della Francia.
Ottavi 27 Giugno 1998 alle 21:00 Parco dei Principi di Parigi
Altri 12 anni di assenza con in mezzo due mondiali mancati ed eccoci di nuovo in una fase finale del Mondiale, questa volta in Sudafrica nel 2010. Il CT alla guida della squadra è l’argentino Marcelo Bielsa e la squadra è composta da ragazzi che già si sono affermati in giro per l’Europa. Tra questi certamente spiccano i nomi di Mauricio Isla e Alexis Sánchez, in forza all’Udinese e Arturo Vidal, in forza al Bayer Leverkusen (sarebbe passato alla Juventus l’anno successivo). Si tratta di una nazionale di belle speranze, piena di calciatori giovani che ancora hanno mostrato ottimi potenziali.
Fase a gironi
Il Cile è nel gruppo H, insieme a Spagna, Svizzera e Honduras e proprio con quest’ultima arriva la partita di esordio. Il 16 giugno del 2010 il Cile apre la Coppa del Mondo 2010 con una vittoria di misura contro l’Honduras, gol firmato da Jean Beausejour.
La seconda gara è contro la Svizzera, ritenuta dai pronostici della vigilia come una seria candidata a passare il turno, diventa quindi fondamentale vincere per provare a staccare il pass agli ottavi. Arriva una nuova vittoria di misura, con gol di Mark González.
La classifica provvisoria dice: Cile 6, Spagna 3, Svizzera 3, Honduras 0. In caso di sconfitta, con vittoria della Svizzera, si rischia di andare a contare la differenza reti, quindi fare risultato contro la Spagna sarebbe importante, invece arriva una sconfitta; la qualificazione però è salva poiché, a sorpresa, la gara tra Svizzera e Honduras finisce a reti bianche.
Passata come seconda del gruppo H, incontrerà la prima del gruppo G, cioè, tanto per cambiare, il Brasile. Il 28 giugno del 2010, sul terreno di Johannesburg, non c’è partita. Il Brasile impone il proprio gioco e la gara finisce 3-0.
Il Cile è eliminato, per la terza volta nella fase a eliminazione diretta, dai brasiliani.
Ma la squadra c’è, i giovani fanno esperienza e il Cile non deve aspettare i consueti 12/20 anni per vedere di nuovo una fase finale della Coppa del Mondo; passano 4 anni e il Cile è ancora presente, ancora qualificato.
Per il Mondiale si va nella tana del lupo, cioè in casa di quella nazionale che ha sempre eliminato il Cile dalle fasi a eliminazione diretta, cioè nel vicino Brasile.
L’impianto di base della squadra non è cambiato, cambia però il CT, da un argentino a un altro, da Bielsa a Jorge Sampaoli. Nel mentre i nomi più rappresentativi della formazione cilena hanno cambiato maglia nei club: Vidal e Isla sono alla Juventus, Sánchez al Barcellona.
Fase a gironi
Il Cile finisce nel Gruppo B, girone di ferro che include la campione del mondo in carica, la Spagna, e la finalista in carica, l’Olanda, oltre all’Australia.
L’inizio è soft, proprio contro l’Australia, i cileni si impongono con il risultato di 3-1, gol di Sánchez, Beausejour e Jorge Valdivia.
Il capolavoro arriva però alla seconda giornata, quando i pronostici davano il Cile per sicuro perdente contro la Spagna campione in carica e invece arriva una vittoria, rotonda, mai in discussione, per 2-0 con gol di Eduardo Vargas e Charles Aránguiz.
La classifica provvisoria recita: Olanda e Cile 6, Spagna e Australia 0. Il Cile ha quindi già staccato il pass per gli ottavi di finale, c’è però una mina vagante da evitare. Nel gruppo A c’è il Brasile, appaiato al primo posto con il Messico ma con una peggior differenza reti. Visti i precedenti bisognerebbe evitarlo ma il Cile gioca prima e non può sapere se il Brasile si qualificherà come primo o come secondo.
L’ultima gara diventa quindi una passeggiata di riposo, nella speranza che la differenza reti rimanga tale e, qualificandosi secondo, il Brasile possa essere evitato. Il Cile perde 2-0 con l’Olanda ma il Brasile segna un gol in più del Messico e quindi agli ottavi sarà di nuovo Brasile – Cile.
Come già detto, quindi, il Brasile arriva primo del gruppo A, nel Mondiale di casa, e incontra il Cile, arrivato secondo del Gruppo B. Sembra un destino già scritto e infatti è così: la partita è molto combattuta, si chiudono i 120 minuti sul risultato di 1-1, gol del solito Sánchez. Ai rigori gli errori sono molti, nella serie da 5 il Brasile ne sbaglia 2, mentre per i cileni arrivano 3 errori: Pinilla, Sánchez e Jara.
Il Cile è di nuovo fuori, per la quarta volta, su quattro partecipazioni alla fase a eliminazione diretta, contro il Brasile.