Storia della nazionale portoghese
L’approccio alla fase finale del Mondiale risale al 1966, la Coppa del Mondo giocata in Inghilterra. All’epoca il Portogallo è reduce dei fasti del Benfica, nei primi anni 60 grandioso protagonista europeo, vincitore della Coppa Campioni contro i miti del Barcellona e del Real Madrid. Un periodo caratterizzato anche dagli uomini arrivati dalle colonie, su tutti ovviamente la “pantera nera” del Mozambico: Eusébio, attaccante imprendibile e potente che in quegli anni rivaleggia con il grande Pelè.
In precedenza i lusitani avevano sempre fallito l’appuntamento: ci provavano oramai senza fortuna sin dal 1934 e la loro prodezza di maggior spessore è legata al finire del 1957 quando a Lisbona, con un incredibile 3-0 agli Azzurri, contribuiscono, in collaborazione con l’Irlanda del Nord, a negarci il visto per Svezia 58, forfait che l’Italia ha replicato nel 2018.
Nel 1966, in Inghilterra, Eusébio e compagni si fanno comunque notare. È un cammino ridondante quello dei portoghesi: hanno ragione dei bicampioni del mondo in carica Brasile e arrivano a ottenere il terzo posto, dopo aver ceduto, in semifinale, con il minimo scarto agli inglesi che giocano in casa. Il bomber in quell’occasione fu proprio il portoghese Eusébio con 9 gol all’attivo.
Dopo quell’acuto i lusitani rientrano nell’ombra, dalla quale appaiono nel 1986 in Messico: dilaniati anche da irrisolti problemi economici con la loro federazione, non superano la prima fase.
Negli ultimi anni, grazie a campioni del calibro di Luis Figo, Rui Costa e Cristiano Ronaldo, riescono a centrare sempre le qualificazioni: è così nel 2002, dove nel primo turno cedono il passo a Corea (padrona di casa e aiutata dagli arbitri) e USA; nel 2006, quando perdono in semifinale con la Francia ma non riescono a eguagliare il risultato del 1966 poiché perdono anche la finale per il terzo posto contro la Germania, finendo quindi al quarto (secondo risultato storico in quanto a importanza); nel 2010, quando passano il turno in un girone complesso, composto da Brasile e Costa d’Avorio ma si devono arrendere agli ottavi contro la corazzata Spagna (che poi avrebbe vinto il mondiale).
Insomma, una squadra senza passato, con poche presenze ma comunque costellate da buoni risultati. Dal 2002 non perde un colpo e la qualificazione è sempre garantita, peccato che manchi sempre quel qualcosa in più per rientrare tra le nazioni che contano a livello mondiale.
Invece, se consideriamo l’europeo, c’è da segnalare la finale del 2004, quando giocando in casa piazzarono il secondo posto, e soprattutto quanto fatto nel 2016, quando con un cammino incerto (solo pareggi fino alla finale) riuscirono a battere i padroni di casa della Francia e vincere il loro primo trofeo.
Edizione | Piazzamento |
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Uruguay 1930 | Non partecipante |
Italia 1934 | Non qualificata |
Francia 1938 | Non qualificata |
Brasile 1950 | Non qualificata |
Svizzera 1954 | Non qualificata |
Svezia 1958 | Non qualificata |
Cile 1962 | Non qualificata |
Inghilterra 1966 | Terzo posto |
Messico 1970 | Non qualificata |
Germania Ovest 1974 | Non qualificata |
Argentina 1978 | Non qualificata |
Spagna 1982 | Non qualificata |
Messico 1986 | Primo turno |
Italia 1990 | Non qualificata |
USA 1994 | Non qualificata |
Francia 1998 | Non qualificata |
Corea e Giappone 2002 | Primo turno |
Germania 2006 | Quarto posto |
Sud Africa 2010 | Ottavi di finale |
Brasile 2014 | Primo turno |
Russia 2018 | Ottavi di finale |
Qatar 2022 | Quarti di finale |
Portogallo durante il Mondiale 2014 in Brasile
Durante il Mondiale del 2014 in Brasile finiscono nel gruppo di ferro composto da Germania (futura vincitrice del Mondiale), USA e Ghana. Il Portogallo cerca di giocarsela e arriva seconda a paripunti con gli USA. Non si qualificano per gli ottavi per una cattiva differenza reti.
Gruppo G |
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS |
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 | Germania | 7 | 2 | 1 | 0 | 7 | 2 |
 | USA | 4 | 1 | 1 | 1 | 4 | 4 |
 | Portogallo | 4 | 1 | 1 | 1 | 4 | 7 |
 | Ghana | 1 | 0 | 1 | 2 | 4 | 6 |
Portogallo durante il Mondiale 2018 in Russia
Si tratta della squadra osservata speciale: avendo vinto l’ultimo europeo ed essendo arrivata terza all’ultima Confederation Cup sono in tanti a pensare che non sarà solo una presenza fantasma in questo Mondiale.
Guarda il percorso completo del Portogallo a Russia 2018.
Gruppo B |
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS |
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 | Spagna | 5 | 1 | 2 | 0 | 6 | 5 |
 | Portogallo | 5 | 1 | 2 | 0 | 5 | 4 |
 | Iran | 4 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 |
 | Marocco | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 4 |
Confederazione | UEFA |
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Sigla Fifa | Por |
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Federazione | FPF – Federação Portuguesa de Futebol |
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Soprannome | Selecção das Quinas |
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Commissario tecnico | Fernando Santos |
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Record di presenze | Cristiano Ronaldo (150) |
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Capocannoniere | Cristiano Ronaldo (81) |
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Miglior vittoria | Portogallo – Kuwait 8-0, Leiria, Portogallo; 19 novembre 2003 |
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Peggior sconfitta | Portogallo – Inghilterra 0-10, Lisbona, Portogallo; 25 maggio 1947 |
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Divisa | Maglia e calzettoni rossi con bordi verdi, calzoncini verdi |
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Palmares | 1 Europeo |
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Partecipazioni Mondiali | 7 |
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Esordio al Mondiale | 1966 |
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Miglior risultato Mondiale | Terzo posto nel 1966 |
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Finali giocate al Mondiale | – |
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Presenze coppa continentale | 7 |
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Esordio coppa continentale | 1984 |
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Miglior risultato coppa cont. | Campioni nel 2016 |
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Presenze Confederation cup | 1 |
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Esordio Confederation cup | 2017 |
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Miglior risultato Confed. cup | Terzo posto nel 2017 |
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