Il calcio in Costa Rica arriva a fine dell’800 quando un gruppo di Britannici, trasferitesi nel centro america per costruire una linea ferroviaria, insegna agli abitanti del posto come giocare.
La svolta arriva il 13 luglio del 1921 quando le sette principali società del paese decidono di unirsi per creare una lega. In quel momento il calcio era lo sport maggiormente praticato e seguito nel paese.
Nonostante ciò, anche se il paese centroamericano risponde presente all’appello del Campionato del Mondo sin dal 1958, le qualificazioni al Mondiale non arrivano.
Dopo otto tentativi frustrati dallo strapotere del Messico, autentico leader del raggruppamento territoriale, centra finalmente l’obiettivo della fase finale per Italia 90, dove fra l’altro, con un gioco brillante e convincente, raggiunge gli ottavi in compagnia del Brasile, superando clamorosamente le ben più blasonate Scozia e Svezia.
Dopo il mondiale italiano tocca aspettare fino a Corea e Giappone 2002 per rivedere la Costa Rica e anche in quell’occasione non sfigura affatto: escono alla prima fase, classificati al secondo posto, alle spalle del Brasile (poi campione del Mondo) e agli stessi punti della Turchia, peccato che la differenza di reti è a favore degli europei e non della Costa Rica.
In Germania nel 2006 la terza presenza ma qua i risultati son tutt’altro che lusinghieri: tre sconfitte in tre partite e ultimo posto nel girone.
La seconda presenza della Costa Rica a un mondiale è quella del 2002, in terra asiatica nella Coppa del Mondo giocata in Corea del Sud e Giappone. Tecnicamente la nazione del Sol Levante non la vede nemmeno, perché il girone C, di cui fa parte, si gioca in Corea. L’eliminazione al primo turno le impedisce di progredire in quella competizione ma la nazionale del Centro America esce a testa più che alta.
Si parte con una vittoria sulla Cina, un 2-0 rotondo che pone i costaricani in una posizione di vantaggio rispetto ai turchi, presenti nello stesso girone. Dopo la prima giornata, infatti, Costa Rica e Brasile sono appaiati a 3 punti.
Nella seconda giornata il Costa Rica si gioca le sue chances e, con il senno di poi, ci rimette pesantemente: di fronte ci sono i turchi, mentre la Cina si fa schiaffeggiare per 4-0 dal Brasile (che guadagna la qualificazione matematica), Turchia e Costa Rica si fermano sull’1-1, con una partita molto combattuta e che vede i centroamericani sotto a un gol per 40 minuti. Il pareggio arriva solo al minuto 86 grazie a un gol di Winston Parks.
La classifica comunque è ancora dalla parte del Costa Rica, con il Brasile a 6 punti, i costaricani a 4, Turchia a 1 e Cina a 0. Ma quello che aspetta la nazionale americana è l’impegno più duro, contro un Brasile già matematicamente qualificato. Ma il Brasile in quegli anni era devastante e benché al Costa Rica basta anche perdere ma con l’occhio verso il risultato dell’altra partita e con la calcolatrice sulla differenza reti, il Brasile è devastante e ne infila 5. A poco servono i 2 gol del Costa Rica, che portano la firma di Paulo Wanchope e Rónald Gómez.
La nazionale finisce a paripunti della Turchia, ma con una differenza reti decisamente peggiore (+2 per i turchi contro -1 per il Costa Rica). Si torna a casa.
Gruppo C 04 Giugno 2002 alle 09:30 World Cup Stadium di Gwangju
Cina
0 - 2
Costa Rica
Gruppo C 09 Giugno 2002 alle 12:00 Munhak Stadium di Incheon
Costa Rica
1 - 1
Turchia
Gruppo C 13 Giugno 2002 alle 09:30 World Cup Stadium di Suwon
Quella che arriva in Germania nel 2006 è una nazionale piena di speranze, vista anche la prova di 4 anni prima e con il grosso dell’organico ancora uguale, il Costa Rica si candida a essere la sorpresa del Mondiale 2006.
Peccato che poi si inizi a giocare e il gruppo A, in cui spicca la presenza della Germania, non è proprio alla portata dei centroamericani. Si parte proprio nella partita di inaugurazione del mondiale, contro la Germania di Klose e Lahm a poco servono i due gol di Wanchope. Finisce 4-2 per i padroni di casa.
La seconda giornata deve essere quella della svolta, bisogna vincere contro l’Ecuador per rimanere in corsa. Arriva un’altra sconfitta, ancora più pesante, un rotondo 3-0 che non lascia scampo alla nazionale guidata dal brasiliano Alexandre Guimarães. La classifica dice già Germania ed Ecuador a 6, Polonia e Costa Rica a 0; con una sola partita ancora da giocare è già matematica l’eliminazione.
La terza partita è quindi una semplice passerella tra le due nazionali già eliminate, finisce 2-1 per i polacchi e la Costa Rica chiude all’ultimo posto con zero punti.
Nel Mondiale brasiliano del 2014 viene inserita nel girone di ferro con Italia, Inghilterra e Uruguay. I pronostici la vedono esclusa al primo turno e ultima in classica. Eppure la Costa Rica sorprende tutti e arriva al primo posto, con 2 vittorie e un pareggio, estromettendo dalla Coppa del Mondo Italia e Inghilterra.
Diventa la mina vagante e agli ottavi incontra la Grecia, fatica tanto e supera lo scoglio solo ai rigori.
Sempre ai rigori arriva nei quarti di finale, quando incontra l’Olanda. Questa volta la fortuna gli gira le spalle e la Costa Rica viene eliminata senza aver mai perso in tutto il Mondiale.
In Russia arriva da dove aveva lasciato, dai quarti di finale di quattro anni prima e dall’eliminazione di un Mondiale nel quale non aveva mai perso.
Viene inserita nel girone insieme a Brasile, Svizzera e Serbia. Sulla carta non dovrebbe superare il turno, ma la Costa Rica ha già dimostrato di saper sorprendere.