Storia della nazionale giapponese
L’esordio tanto atteso, dopo nove fallite qualificazioni, si ha nella fase finale del Mondiale in Francia nel 1998.
Il Giappone, protagonista di spicco dell’immenso continente asiatico, ha speso capitali ingenti per far lievitare il livello del suo calcio, tra le altre cose anche l’organizzazione della Coppa del Mondo insieme alla Corea del Sud.
A Tokyo e dintorni, per dare lustro al soccer (laggiù si pronuncia “socca”), sono sbarcati protagonisti di spicco sia del campo, magari un poco avanti negli anni, sia della panchina.
Negli ultimi anni, per alzare il livello del calcio nipponico, sono arrivati sull’isola del sol levante CT del calibro di Alberto Zaccheroni, il quale ha preso il posto che è stato in passato anche di Zico.
Fra i calciatori arrivati sull’arcipelago asiatico per sponsorizzare il football, da ricordare anche il nostro Totò Schillaci, re delle notti magiche di Italia 90.
La prima partecipazione “attiva” del Giappone a una fase di qualificazione mondiale risale al 1954, quando viene eliminato dalla Corea del Sud in un doppio confronto giocato a Tokyo: dapprima, nel 1938 aveva rinunciato a causa dei venti di guerra che l’hanno poi visto impegnato in negativo, mentre nel 1950 gli è stato impedito, così come alla Germania, di prendere posto nella manifestazione a causa della colpevolezza nello scoppio della guerra mondiale.
Per molto tempo il Giappone non assurge a un livello calcistico importante, né si segnalano calciatori nipponici di particolare talento.
Naturalmente l’immissione nel campionato di mano d’opera che arriva dai paesi calcisticamente all’avanguardia, avvenuta a partire dagli anni novanta (nella Japan League vanno di moda i brasiliani), ha portato a risultati importanti. Anzi, dopo la passerella a Francia 98 sono tanti i calciatori a trovare posto nelle squadre europee.
L’Italia ha dato e dà ospitalità ad alcuni protagonisti nipponici. La strada fu aperta dal Genoa che nel 1994 prese l’attaccante Kazu Miura, che però da noi non brillò mai. Sulla strada aperta arrivarono però i ben più noti Shunshuke Nakamura, che militò nella Reggina e soprattutto Hidetoshi Nakata, stella della Roma, Fiorentina e scoperto dal Perugia.
Presenze del Giappone alle Coppe del Mondo
Edizione | Piazzamento |
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Uruguay 1930 | Non iscritta |
Italia 1934 | Non iscritta |
Francia 1938 | Ritirata |
Brasile 1950 | Non iscritta |
Svizzera 1954 | Non qualificata |
Svezia 1958 | Non iscritta |
Cile 1962 | Non qualificata |
Inghilterra 1966 | Non iscritta |
Messico 1970 | Non qualificata |
Germania Ovest 1974 | Non qualificata |
Argentina 1978 | Non qualificata |
Spagna 1982 | Non qualificata |
Messico 1986 | Non qualificata |
Italia 1990 | Non qualificata |
USA 1994 | Non qualificata |
Francia 1998 | Primo turno |
Corea e Giappone 2002 | Ottavi di finale |
Germania 2006 | Primo turno |
Sud Africa 2010 | Ottavi di finale |
Brasile 2014 | Primo turno |
Russia 2018 | Ottavi di finale |
Qatar 2022 | Ottavi di finale |
Francia 1998
Come già anticipato, dopo una lunga storia di mancate qualificazioni e ritiri, il Giappone riesce a partecipare alla sua prima edizione di una Coppa del Mondo in Francia nel 1998.
Un esordio che non rimane certo negli annali visti gli scarsi risultati raggiunti: la nazionale nipponica, infatti, si ferma al primo turno del gruppo H, nel quale era presente anche l’Argentina, la sorpresa Croazia (anche essa alla sua prima edizione) e la Giamaica.
Alla fine concluse l’esperienza ultima, con zero punti e 3 sconfitte di misura, probabilmente senza nemmeno meritare di chiudere all’ultimo posto.
Gruppo H | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Argentina | 9 | 3 | 0 | 0 | 7 | 0 | |
Croazia | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 2 | |
Giamaica | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 9 | |
Giappone | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 4 |
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Corea e Giappone 2002
La seconda partecipazione arriva d’ufficio essendo la nazionale nipponica l’organizzatrice del Mondiale insieme alla Corea del Sud. Inserita di nuovo nel gruppo H del Mondiale, questa volta il risultato è totalmente differente rispetto a 4 anni prima.
Si inizia zoppicando, contro un modesto Belgio che comunque riesce a far risultato, la partita termina 2-2, con gol di Suzuki e Inamoto, ai quali rispondono Wilmots e Van Der Heyden per gli europei.
La seconda partita è già decisiva poiché in caso di sconfitta con la Russia, che aveva vinto la prima gara contro la Tunisia, sarebbe stata quasi eliminazione. La nazionale del Sol Levante ha uno scatto d’orgoglio e, sul terreno di Yokohama, riesce a imporsi per 1-0 con gol del solito Inamoto. Si tratta della prima vittoria in una fase finale della Coppa del Mondo.
L’ultima partita del girone è contro la modesta Tunisia, già matematicamente eliminata. Si gioca a Ōsaka e finisce 2-0 per i padroni di casa, con gol di Morishima e del tanto atteso Nakata.
Il girone viene chiuso con il primo posto e agli ottavi si affronterà la seconda del gruppo C, cioè la Turchia. Si gioca a Rifu, nel Miyagi Stadium e l’arbitro dell’incontro e Pierluigi Collina. Una partita che inizia male, con il gol di Ümit Davala al minuto 12. Il Giappone prova, per tutta la partita, a riacciuffare il risultato senza però riuscirci. Viene eliminata e registra, per la prima volta, il suo miglior risultato in una Coppa del Mondo.
Gruppo H | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Giappone | 7 | 2 | 1 | 0 | 5 | 2 | |
Belgio | 5 | 1 | 2 | 0 | 6 | 5 | |
Russia | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 4 | |
Tunisia | 1 | 0 | 1 | 2 | 1 | 5 |
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Germania 2006
Visti i buoni risultati del mondiale casalingo e la vittoria della Coppa d’Asia del 2004, la squadra asiatica arriva in Germania da osservata speciale e come possibile sorpresa della competizione. Viene inserita nel Gruppo F, dove trova i campioni in carica del Brasile, di nuovo la Croazia (come nel 1998) e l’Australia.
Si inizia malissimo, con l’Australia che si impone per 3-1, gol per il Giappone realizzato da Nakamura, è un risultato pessimo poiché l’Australia alla vigilia dell’inizio del Mondiale, era considerata la vera alternativa al Giappone.
Nella seconda partita ci si può riscattare, davanti a sé il Giappone incontra la Croazia, ma una scialba partita finisce per 0-0, senza particolari emozioni e con molti sbadigli.
Nel mentre il Brasile ha già vinto entrambi i match e quindi la classifica dice: Brasile 6, Australia 3, Giappone e Croazia 1. C’è ancora spazio per la qualificazione come seconda, sapendo che negli ottavi bisognerà affrontare l’Italia che nel mentre si è qualificata prima nel gruppo E. Per superare l’ostacolo però c’è lo scoglio più alto da aggirare: il Brasile del fenomeno Ronaldo. La partita finisce malissimo, con un 4-1 per i sudamericani che non lascia spazio a nessuna speranza. Per i giapponesi in gol ci va Tamada.
Eliminati al primo turno, di nuovo come ultimi, senza vittorie così come successo in Francia 8 anni prima.
Gruppo F | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Brasile | 9 | 3 | 0 | 0 | 7 | 1 | |
Australia | 4 | 1 | 1 | 1 | 5 | 5 | |
Croazia | 2 | 0 | 2 | 1 | 2 | 3 | |
Giappone | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 7 |
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Sudafrica 2010
Finita l’era di Nakata e con alcuni campioncini al termine della carriera, come per esempio Nakamura, Narazaki e Inamoto, in Sudafrica il Giappone pare già spacciato, nonostante la presenza di qualche giovane come Morimoto che gioca in Serie A a Catania e di Keisuke Honda, 23enne del CSKA Mosca.
Inoltre il gruppo non pare essere tra i più favorevoli, con la presenza dell’Olanda, della Danimarca e del Camerun.
La squadra guidata da Takeshi Okada parte con una vittoria sul modesto Camerun, già designato sin dalla vigilia come squadra materasso. Un 1-0 che mette in luce per il mondo intero Honda, autore del gol al minuto 39 e, soprattutto, di una partita piena di bagliori.
Il secondo match è quello più complesso, infatti davanti c’è l’Olanda, decisamente più carrozzata rispetto ai nipponici. La partita finisce 1-0 con il Giappone che riesce comunque a non sfigurare.
Il terzo match è quello decisivo poiché giocato contro la Danimarca, anche essa ferma a 3 punti, il vincitore di questa gara approderà agli ottavi di finale. Il Giappone parte benissimo con gol al minuto 17 del solito Honda, raddoppio al minuto 30 di Endō; la partita si riapre al minuto 81 quando Tomasson rimette in gioco gli europei ma ci pensa Okazaki, 7 minuti dopo, a chiudere qualsiasi speranza danese. Si va agli ottavi di finale, dove si incontrerà la prima qualificata del gruppo F.
Gli ottavi di finale si giocano a Pretoria, difronte un modesto Paraguay che potrebbe consentire ai giapponesi, per la prima volta, di approdare ai quarti di finale. Non bastano 120 minuti per segnare un gol, con il risultato di 0-0 si va ai rigori. Il Paraguay li segna tutti e 5, mentre per il Giappone sbaglia Komano, nazionale eliminata di nuovo agli ottavi di finale.
Gruppo E | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Olanda | 9 | 3 | 0 | 0 | 5 | 1 | |
Giappone | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 2 | |
Danimarca | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 6 | |
Camerun | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 5 |
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Brasile 2014
La stella di Honda brilla oramai splendente in Giappone, la maglia numero 4 per il fantasista è strana, ma nel mentre si è spostato dalla Russia al Milan ed è affermato come un giocatore simbolo, sia in Italia che in Giappone.
Il Giappone, guidato da Alberto Zaccheroni, presenta inoltre altre stelle che nei 4 anni da Sudafrica 2010 hanno preso posto in Europa, come per esempio il terzino Nagatomo, in forza all’Inter, il giovane Gōtoku Sakai, in forza allo Stoccarda e il numero 10 Shinji Kagawa che gioca con il Manchester United.
Mai il Giappone ha avuto così tanta esperienza internazionale, guidata da un allenatore d’esperienza come Zac. Si presenta ai nastri di partenza quindi come una possibile sorpresa di questa Coppa del Mondo.
Il Gruppo è quello C, insieme a Colombia, Grecia e Costa d’Avorio, quindi fortemente alla portata della nazionale nipponica. La prima gara però va malissimo e a sorpresa la Costa d’Avorio si impone per 2-1. Per il Giappone il gol del solito Honda. Un passo falso molto pericoloso, che però il Giappone potrebbe ancora correggere.
Nella seconda gara davanti ci si ritrova la modesta Grecia, ma il Giappone non riesce a fare il proprio gioco e la gara termina 0-0. La classifica temporanea dice: Colombia 6, Costa d’Avorio 3, Grecia e Giappone 1. C’è spazio per recuperare quindi, ma bisogna battere nell’ultima gara la sorprendente Colombia.
Il match decisivo si gioca a Cuiabá e il Giappone, dopo appena 17 minuti, va sotto grazie a un rigore trasformato da Cuadrado. Prima della chiusura del primo tempo arriva il pareggio con firma di Okazaki. Nel mentre l’altra gara, vede la Grecia vincente sulla Costa d’Avorio, quindi i giochi sono totalmente aperti. Nel secondo tempo però il Giappone crolla, subisce i gol di Martinez (doppietta) e Rodriguez. Gara terminata 4-1 per i sudamericani e Giappone nuovamente eliminato da favorita. Di nuovo, come in Francia e come in Germania, ultima a 1 punto e senza nemmeno una vittoria.
Gruppo C | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Colombia | 9 | 3 | 0 | 0 | 9 | 2 | |
Grecia | 4 | 1 | 1 | 1 | 2 | 4 | |
Costa d'Avorio | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 5 | |
Giappone | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 6 |
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Russia 2018
Nel 2018 il Giappone incontra nuovamente la Colombia sulla sua strada, questa volta però le altre 2 avversarie del girone sono Senegal e Polonia.
Memori di quanto successo quattro anni prima, il Giappone dovrebbe aver imparato a non commettere gli stessi errori. Si riparte proprio da dove si era fermati, cioè dalla Colombia ma il risultato è totalmente differente considerando che all’esordio si impone per 2-1 contro i sudamericani, con gol di Kagawa e Ōsako.
Nella seconda gara il primo passo falso, con il pareggio per 2-2 contro il Senegal. I gol sono firmati da Inui e dal solito Honda. La classifica temporanea dice: Giappone e Senegal 4, Colombia 3, Polonia 0.
Nell’ultimo incontro non si può sbagliare e gli uomini di Akira Nishino lo fanno ugualmente, perdendo 1-0 contro la già eliminata Polonia. La classifica dice: Colombia 6, Giappone e Senegal 4, Polonia 3. Essendoci anche parità di differenza reti ed essendo finito lo scontro diretto in pareggio, per la prima volta in una Coppa del Mondo interviene il Fair Play, che penalizza ammonizioni ed espulsioni registrate durante il girone. Il Giappone ha un -4 mentre il Senegal, a causa di due ammonizioni in più, ha -6. Passa quindi il Giappone che va a incontrare la vincente del gruppo G.
Gli ottavi di finale si giocano contro il temibile Belgio di Hazard, Mertens e Fellaini. Nello stadio di Rostov sul Don finisce 3-2 per gli europei con gol di Chadli al quarto minuto di recupero del secondo tempo. Giappone che aveva aperto il secondo tempo con due gol che portavano la firma di Haraguchi e Inui e che si fanno rimontare e superare dagli europei.
Nuovamente eliminati agli ottavi di finale.
Guarda il percorso completo del Giappone a Russia 2018.
Gruppo H | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Colombia | 6 | 2 | 0 | 1 | 5 | 2 | |
Giappone | 4 | 1 | 1 | 1 | 4 | 4 | |
Senegal | 4 | 1 | 1 | 1 | 4 | 4 | |
Polonia | 3 | 1 | 0 | 2 | 2 | 5 |
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Confederazione | AFC |
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Sigla Fifa | Jpn |
Federazione | Japan Football Association |
Soprannome | Samurai Blue |
Record di presenze | Yasuhito Endō (152) |
Capocannoniere | Kunishige Kamamoto (75) |
Miglior vittoria | Giappone – Filippine 15-0, Tokyo, Giappone; 27 settembre 1967, |
Peggior sconfitta | Giappone – Filippine 2-15, Tokyo, Giappone; 10 settembre 1917, |
Divisa | Maglia, calzoncini e calzettoni con un misto di blu chiaro e blu scuro |
Palmares | 4 Coppa d’Asia |
Partecipazioni Mondiali | 6 |
Esordio al Mondiale | 1998 |
Miglior risultato Mondiale | Ottavi di finale, 2002, 2010 e 2018 |
Finali giocate al Mondiale | – |
Presenze coppa continentale | 9 |
Esordio coppa continentale | 1988 |
Miglior risultato coppa cont. | Vincitori, 1992, 2000, 2004, 2011 |
Presenze Confederation cup | 3 |
Esordio Confederation cup | 1995 |
Miglior risultato Confed. cup | Finalisti, 2001 |