La nazionale di calcio del Belgio è una presenza quasi fissa al Mondiale di calcio, sono poche le edizioni che non hanno registrato la presenza della compagine, la quale però non è mai veramente riuscita a imporsi a livelli che contano.
Si tratta di una nazionale di media caratura, con qualche generazione di fenomeni in grado di portare la modesta nazione a posizioni importanti, benché mai vincente.
Tra le edizioni migliori, certamente c’è da ricordare quella del 1986 e il periodo d’oro a cavallo degli anni ’20 del nuovo millennio, che l’ha vista posizionarsi al terzo posto.
Partecipazioni al Mondiale di calcio
La prima partecipazione a un Mondiale risale al 1930, quando fu una delle 4 nazionali europee che decisero di andare in Uruguay per la prima edizione della Coppa del Mondo.
Una spedizione non certo fortunata, con l’eliminazione al primo turno, riportata a causa di due sconfitte. Da allora la nazionale belga ha vissuto fasi alterne, con qualche buona prestazione e molti piazzamenti medi.
Tra i calciatori più rappresentativi, sicuramente da ricordare ci sono Bernard Voorhoof, Paul Van Himst, Romelu Lukaku, Eden Hazard, Marc Wilmots e Kevin De Bruyne.
Edizione | Piazzamento |
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Uruguay 1930 | Primo turno |
Italia 1934 | Ottavi di finale |
Francia 1938 | Ottavi di finale |
Brasile 1950 | Ritirata |
Svizzera 1954 | Primo turno |
Svezia 1958 | Non qualificata |
Cile 1962 | Non qualificata |
Inghilterra 1966 | Non qualificata |
Messico 1970 | Primo turno |
Germania Ovest 1974 | Non qualificata |
Argentina 1978 | Non qualificata |
Spagna 1982 | Secondo turno |
Messico 1986 | Quarto posto |
Italia 1990 | Ottavi di finale |
USA 1994 | Ottavi di finale |
Francia 1998 | Primo turno |
Corea e Giappone 2002 | Ottavi di finale |
Germania 2006 | Non qualificata |
Sud Africa 2010 | Non qualificata |
Brasile 2014 | Quarti di finale |
Russia 2018 | Terzo posto |
Qatar 2022 | Primo turno |
Uruguay 1930
Gruppo 4 | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
USA | 4 | 2 | 0 | 0 | 6 | 0 | |
Paraguay | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 3 | |
Belgio | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 4 |
Come già anticipato, nel Mondiale del 1930, prima edizione della Coppa del Mondo giocata in Uruguay, il Belgio è una delle quattro nazionali europee che accettano l’invito e si presentano ai nastri di partenza della manifestazione.
Inseriti nel gruppo 4, insieme a Stati Uniti e Paraguay, non fanno certamente una bella figura. Si inizia con la partita di esordio, il 13 luglio 1930 a Montevideo nello stadio Gran Parque Central, il risultato è di 3-0 per gli USA.
La seconda partita è già inutile, poiché gli americani, in virtù della vittoria sul Paraguay, sono già matematicamente primi e quindi qualificati. La sfida tra Paraguay e Belgio è solo una passerella per decretare la prima delle escluse ed evitare il cucchiaio di legno. Il Belgio perde per 1-0 e torna a casa, senza nemmeno un gol all’attivo e con zero punti.
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Italia 1934
Nel 1934, nel mondiale in Italia, cambia la formula: le squadre non vengono inserite più in gironi ma le 18 nazionali qualificate vanno direttamente agli ottavi di finale.
Immediatamente eliminazione diretta e immediatamente il Belgio lascia la competizione. Viene sorteggiata contro la Germania, si gioca a Firenze il 27 maggio del 1934 e il risultato parla chiaro: 5-2 per i tedeschi che si fermeranno poi in semifinale.
Primo gol al Mondiale per il Belgio firmato al minuto 31 da Bernard Voorhoof.
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Francia 1938
Nel 1938 si gioca in Francia, non cambia la formula, con 16 squadre che si scontrano subito nell’eliminazione diretta, non cambia nemmeno il risultato, con il Belgio sorteggiato contro i padroni di casa e che viene sconfitto per 3-1 (gol di Henri Isemborghs). Francia che si fermerà nel turno successivo contro i campioni in carica dell’Italia.
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Svizzera 1954
Gruppo 4 | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Inghilterra | 3 | 1 | 1 | 0 | 6 | 4 | |
Italia | 2 | 1 | 0 | 1 | 5 | 3 | |
Svizzera | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 3 | |
Belgio | 1 | 0 | 1 | 1 | 5 | 8 |
La Coppa del Mondo si ferma per la seconda guerra Mondiale e alla ripresa, nel 1950, il Belgio si ritira durante le fasi di qualificazione, quando avrebbe dovuto giocare lo spareggio contro la Svizzera, la quale si qualifica automaticamente.
Si arriva quindi all’edizione del 1954 in Svizzera, dove il format della competizione è cambiato nuovamente: le squadre qualificate sono sempre 16, ma vengono disposte in 4 gruppi da 4 nazionali. Unicità della manifestazione: le due teste di serie di ogni girone non si sarebbero scontrate tra di loro, quindi ogni formazione avrebbe giocato solo due partite. Il Belgio gioca così 2 partite. Inserito nel gruppo 4, insieme a Inghilterra, Svizzera e Italia, si ferma sempre al primo turno, registrando però il primo punto mondiale.
La competizione parte benissimo, con un pareggio per 4-4 contro i ben più blasonati inglesi. Non bastano 90 minuti, terminati 3-3, si va ai supplementari dove vengono segnati ancora 2 gol, uno per parte. Il regolamento di allora prevedeva, in caso di pareggio ai supplementari, un punto a testa.
La seconda sfida è contro l’Italia e la nazionale, stanca dai 120 minuti contro gli inglesi, imbarca 4 gol e ne riesce a fare solo uno.
La terza sfida contro la Svizzera non si gioca, poiché, come detto, Inghilterra e Italia, essendo teste di serie, non si sarebbero sfidate tra di loro. Nonostante la classifica potesse permettere al Belgio, in caso di vittoria con la Svizzera, di passare il turno, questo non successe e il Belgio fu eliminato.
In questa manifestazione si mette in luce l’attaccante Léopold Anoul, autore di 3 dei 5 gol totali realizzati dai belga.
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Messico 1970
Dopo la partecipazione al mondiale del 1954, il Belgio vive un periodo di declino, con la mancata qualificazione a 3 mondiali di seguito. Riappare nella manifestazione solo in Messico nel 1970.
Il format è cambiato ancora una volta ed è molto più vicino a quello che oggi potremmo considerare equo. Le squadre qualificate vengono inserite in 4 gruppi da 4 nazionali e le prime due passano il turno, andandosi a giocare i quarti di finale.
Il Belgio viene inserito nel Gruppo 1, insieme ai padroni di casa del Messico, all’URSS e alla esordiente El Salvador. La prima gara è proprio contro la squadre esordiente e per il Belgio arriva la prima vittoria durante la fase finale di un Mondiale. 3-0 che porta la firma di Wilfried Van Moer (doppietta) e Raoul Lambert su rigore.
Per ipotecare il passaggio del turno basterebbe una vittoria contro l’Unione Sovietica nella seconda gara, ma il Belgio perde 4-1 con gol di Lambert al minuto 86.
La classifica temporanea dice: Messico e URSS 3, Belgio 2, El Salvador 0. Si va a giocare la partita spareggio quindi contro il Messico, nell’ultima gara del gruppo, per arrivare ai quarti serve una vittoria ma arriva un’altra sconfitta, con un 1-0 su misura.
Il Belgio chiude al terzo posto, nuovamente eliminato al primo turno.
Gruppo 1 | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
URSS | 5 | 2 | 1 | 0 | 6 | 1 | |
Messico | 5 | 2 | 1 | 0 | 5 | 0 | |
Belgio | 2 | 1 | 0 | 2 | 4 | 5 | |
El Salvador | 0 | 0 | 0 | 3 | 0 | 9 |
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Spagna 1982
La partecipazione al Mondiale del 1970 aveva rappresentato un’eccezione in mezzo a 5 qualificazioni mancate, il Belgio torna così a una fase finale solo nel 1982 e si presenta con una squadra rodata e con la presenza di giovani dalle belle speranze.
Il format è cambiato ancora, le 24 nazionali qualificate vengono inserite in 6 gironi da 4 squadre e le prime due andranno nella seconda fase dove saranno presenti 4 gruppi da 3 formazioni.
Prima fase
Per la prima fase il Belgio viene inserito insieme a Argentina, Ungheria ed El Salvador (alla seconda partecipazione), nel gruppo 3, considerato da molti addetti ai lavori come quello di ferro.
Gruppo 3 | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Belgio | 5 | 2 | 1 | 0 | 3 | 1 | |
Argentina | 4 | 2 | 0 | 1 | 6 | 2 | |
Ungheria | 3 | 1 | 1 | 1 | 12 | 6 | |
El Salvador | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 13 |
Si inizia contro la temibile Argentina, che gode dei favori del pronostico. Il risultato è sorprendente, finisce 1-0 per gli europei con gol al minuto 62 del 23enne Erwin Vandenbergh.
La seconda gara è contro la squadra materasso El Salvador, regolata comunque con un po’ di difficoltà e con il risultato di 1-0 (gol di Ludo Coeck).
La classifica temporanea dice: Belgio 4, Argentina e Ungheria 2, El Salvador 0.
Nell’ultima gara bisogna quindi necessariamente fare risultato, basta anche il pareggio per evitare il sorpasso. La partita si mette male al minuto 27, quando Varga porta in vantaggio l’Ungheria, con tale risultato, in virtù della differenza reti, il Belgio sarebbe terzo e quindi eliminato. Al minuto 76, però, ci pensa il 22enne Alexandre Czerniatynski a pareggiare e far volare il Belgio nella seconda fase.
Per la prima volta il Belgio non si ferma al primo turno di una fase finale del Mondiale.
Seconda fase
La seconda fase è decisamente più impegnativa, poiché sono rimaste solo le 12 squadre migliori al mondo e il Belgio viene inserito insieme a Polonia e Unione Sovietica.
Gruppo A | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Polonia | 3 | 1 | 1 | 0 | 3 | 0 | |
URSS | 3 | 1 | 1 | 0 | 1 | 0 | |
Belgio | 0 | 0 | 0 | 2 | 0 | 4 |
Come si può già leggere dalla classifica, arrivano due sconfitte e il turno viene chiuso all’ultimo posto con zero punti all’attivo. La prima gara è contro la Polonia, o per meglio dire contro Zbigniew Boniek che ne fa 3.
Nella seconda partita serve assolutamente una vittoria e anche di misura, così da sperare in una classifica di 3 squadre appaiate a 2 punti ma con la miglior differenza reti, una missione quasi impossibile e infatti arriva la sconfitta per 1-0 contro l’URSS.
Il Belgio si può disinteressare al terzo match tra Polonia e URSS poiché è matematicamente eliminato. Però si sono intravisti dei giovani di carattere, molto abili che apriranno una stagione d’oro per il Belgio.
Risultati in Spagna 1982
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Messico 1986
Nel 1986 si torna in Messico, con il Belgio che rispetto a 16 anni prima si presenta ai nastri di partenza con possibile rivelazione, la squadra è guidata ancora da Guy Thys, come nell’ultimo mondiale, e i convocati sono quasi tutti sotto i 30 anni. Una generazione d’oro che si appresta a prendersi le chiavi del Belgio.
La formula del Mondiale è di nuovo cambiata, ora le 24 nazionali sono inserite in 6 gruppi da 4 e si qualificano agli ottavi le prime due direttamente, mentre le terze passeranno da una classifica avulsa nella quale verranno eliminate 2 delle 6 pretendenti.
Prima fase a gironi
Il Belgio viene inserito nel gruppo B, insieme ai padroni di casa del Messico, al Paraguay e all’esordiente Iraq.
Gruppo B | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Messico | 5 | 2 | 1 | 0 | 4 | 2 | |
Paraguay | 4 | 1 | 2 | 0 | 4 | 3 | |
Belgio | 3 | 1 | 1 | 1 | 5 | 5 | |
Iraq | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 4 |
La prima gara va malissimo, con una sconfitta per 2-1 contro i padroni di casa, per gli europei va in gol Erwin Vandenbergh.
Il secondo match è contro l’esordiente Iraq, regolato per 2-1 (gol di Vincenzo Scifo, di chiare origini italiane, e rigore di Nico Claesen).
Con la classifica provvisoria che dice: Messico 3, Paraguay 3, Belgio 2 e Iraq 0, diventa fondamentale non perdere la terza gara, così da arrivare, almeno, in buona posizione per la classifiche tra terze. Il match con il Paraguay finisce 2-2 (gol di Franky Vercauteren e Daniel Veyt). La classifica finale, come si può vedere in alto, a questo punto racconta: Messico 5, Paraguay 4, Belgio 3, Iraq 0.
Grazie ai tre punti guadagnati e alla differenza reti neutra, il Belgio viene considerata come la miglior terza classificata e accede agli ottavi di finale.
Fase a eliminazione diretta
Per la prima volta il Belgio supera i gironi e si qualifica all’eliminazione diretta. Come migliore terza viene abbinata alla vincitrice del gruppo C che è l’URSS. La gara si gioca a León, nello stadio Nou Camp, davanti a 32.300 persone e la gara è al cardiopalma. Apre l’URSS al minuto 27, pareggia il Belgio al minuto 56 con Scifo, di nuovo in vantaggio l’Unione Sovietica al minuto 70 e ancora pareggio al minuto 77 con Jan Ceulemans. Si va ai supplementari, dove il Belgio si porta in vantaggio al minuto 102 con Stéphane Demol, raddoppiando al minuto 110 con Claesen. A poco serve l’ulteriore gol, su rigore, da parte dell’URSS. Finisce 4-3 per il Belgio dopo i tempi supplementari.
I quarti di finale si giocano a Pueblam nello stadio Cuauhtémoc, davanti c’è la Spagna e la gara finisce 1-1, gol al 35 minuto di Ceulemans, pareggiato al minuto 85 dagli spagnoli. Per la prima volta in un Mondiale il Belgio va ai rigori, dove è decisivo lo sbaglio dagli undici metri per lo spagnolo Eloy. Il Belgio fa filotto e segna tutti i rigori. Il Belgio, confermando i pronostici della vigilia, si qualifica alle semifinali.
Difronte al Belgio si para l’Argentina di Diego Armando Maradona, in uno stadio Azteca gremito (110 mila spettatori). La gara non ha storia e finisce 2-0 per i sud americani, con doppietta proprio del Pibe de Oro.
La finalina per il terzo posto è contro la Francia, nuovamente a Puebla, termina dopo i tempi supplementari per 4-2 (2-2 durante i 90 minuti).
Il Belgio ottiene il miglior risultato durante un Mondiale, un quarto posto che vale comunque oro per la piccola nazione.
Le partite del Belgio nel 1986
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Italia 1990
Staff che vince non si cambia e quindi nel 1990 il Belgio si presenta sempre con il CT Guy Thys, il quale ha preso “vizio” nel chiamare ragazzi giovani così da creare le basi per il futuro. La rosa del Belgio durante i mondiali del 1990 in Italia è piena zeppa di gente sotto i 25 anni, con il più giovane Marc Wilmots, con soli 21 anni e appena 5 giocatori oltre i 30.
Il format non cambia rispetto al 1986 e il Belgio è inserito nel gruppo E, insieme a Spagna, Uruguay e Corea del Sud. Gioca tutte le partite della fase a gironi a Verona, nel Bentegodi ed esordisce con un rotondo 2-0 ai danni della Corea del Sud (gol di Marc Degryse e Michel De Wolf).
La seconda sfida è contro l’Uruguay, regolato con il risultato di 3-1 (Scifo, Clijsters e Ceulemans i marcatori). La classifica provvisoria dice: Belgio 4, Spagna 3, Uruguay 1 e Corea del Sud 0, il Belgio è quindi già matematicamente qualificato per gli ottavi di finale.
La terza sfida con la Spagna vede i belgi perdenti per 2-1 contro la Spagna, partita che ha l’effetto di portare la squadra di Thys al secondo posto.
Gruppo E | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Spagna | 5 | 2 | 1 | 0 | 5 | 2 | |
Belgio | 4 | 2 | 0 | 1 | 6 | 3 | |
Uruguay | 3 | 1 | 1 | 1 | 2 | 3 | |
Corea del Sud | 0 | 0 | 0 | 3 | 1 | 6 |
Essendo arrivata seconda deve affrontare la vincente del girone F, cioè l’Inghilterra; il teatro della partita è il Dall’Ara di Bologna e il match finisce in parità (0 a 0) nei 90 minuti, durante i tempi supplementari sofferti il Belgio riesce a tenere testa agli inglesi fino al 119, quando un gol di Platt rispedisce i diavoli rossi a casa.
Una cocente delusione per il Belgio, che appena 4 anni prima era arrivata a giocarsi la semifinale e che sui giovani inseriti in questo anno poneva grandi speranze.
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USA 1994
I 14 anni alla guida del Belgio, i 72 anni oramai compiuti e la prestazione non all’altezza delle aspettative nel 1990, fanno sì che sulla panchina del Belgio ci sia un cambio di regia, via Guy Thys e dentro Paul Van Himst.
La squadra è poco innovata, l’età cresce e rispetto alla gestione precedente Van Himst preferisce affidarsi a calciatori più rodati, sono solo 2 gli under 25, mentre quasi la metà della squadra ha più di 30 anni.
Inserita nel gruppo F, insieme a Olanda, Arabia Saudita e Marocco, il Belgio è, sulla carta, la seconda forza del gruppo. La novità del mondiale è che in caso di vittoria i punti a disposizione diventano 3 e non più 2 come succedeva fino all’edizione in Italia.
Si inizia a Orlando, dove il Belgio riesce a regolare di misura il Marocco grazie al gol di Degryse.
Nella seconda gara davanti c’è l’Olanda, anche essa superata di misura, con gol di Philippe Albert. Con la classifica provvisoria che dice: Belgio 6, Olanda 3, Arabia Saudita 3 e Marocco 0, si affronta la terza gara dove non bisogna perdere. Arriva però la sconfitta, sempre di misura, che proietta 3 squadre a 6 punti, vale quindi la differenza reti dove il Belgio, avendo sempre vinto di misura, è perdente e quindi terzo classificato.
Gruppo F | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Olanda | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | |
Arabia Saudita | 6 | 2 | 0 | 1 | 4 | 3 | |
Belgio | 6 | 2 | 0 | 1 | 2 | 1 | |
Marocco | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 5 |
Nella classifica tra migliori terze, grazie ai 6 punti in classifica nel gruppo, il Belgio non ha problemi e si piazza alle spalle della sola Argentina, anch’essa con 6 punti ma con una differenza reti migliore.
Agli ottavi di finale, mentre l’Arabia Saudita trova la Svezia, l’Olanda incontra l’Irlanda, il Belgio se la deve vedere, sul terreno di Chicago, con la più temibile Germania, fresca vincitrice del mondiale 1990.
La partita non ha storia e finisce 3-2 per i tedeschi, che già alla chiusura del primo tempo erano sul 3-1. Per il Belgio i gol arrivano da Georges Grün, che militava al Parma e da Albert.
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Francia 1998
Nel 1998 altro cambio in panchina, dove arriva Georges Leekens, la squadra viene fortemente rinnovata e nella rosa appare anche un 19enne dal nome Mpenza.
Le squadre diventano 32, si arriva a 8 gironi da 4 squadre e a passare saranno solo le prime due, si abbandona quindi la classifica tra le migliori terze.
Il Belgio, oramai alla sua nona presenza a una fase finale del Mondiale, viene inserito nel gruppo E, insieme nuovamente a Olanda, Messico e Corea del Sud.
Si inizia a Parigi, nel campo di Saint-Denis, allo Stade de France, con il derby del Benelux, tra Olanda e Belgio, arbitrata dal 34enne Collina e finita con il risultato di 0-0.
La seconda gara è a Bordeaux, davanti al Belgio si para il Messico e il risultato finale è 2-2 con doppietta di Wilmots. La classifica provvisoria dice: Messico 4, Olanda 4, Belgio 2, Corea del Sud 0. Fondamentale quindi vincere la terza gara contro la modesta Corea per continuare a sognare.
Nel terzo match, giocato a Parigi, ma questa volta al Parco dei Principi, il Belgio parte bene con gol di Luc Nilis al minuto 7, ma poi c’è il vuoto assoluto, fino al pareggio della Corea del Sud al minuto 72.
Con la seguente classifica:
Gruppo E | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Olanda | 5 | 1 | 2 | 0 | 7 | 2 | |
Messico | 5 | 1 | 2 | 0 | 7 | 5 | |
Belgio | 3 | 0 | 3 | 0 | 3 | 3 | |
Corea del Sud | 1 | 0 | 1 | 2 | 2 | 9 |
Il Belgio viene inesorabilmente eliminato e torna a casa.
Queste le gare complete giocate dal Belgio durante la manifestazione:
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Corea a Giappone 2002
Con il mondiale asiatico del 2002 termina il ventennio di buoni risultati del Belgio, iniziato con Guy Thys in panchina e che sta per finire con Robert Waseige come commissario tecnico. La bella generazione è oramai agli sgoccioli e nei due mondiali successivi non sarebbe nemmeno arrivata la qualificazione. Nel 2002 metà della squadra è all’ultimo mondiale per sopraggiunti limiti di età e l’altra metà non pare essere in grado di prendere l’eredità di chi c’è stato prima. Ma il Mondiale del 2002 in Corea e Giappone era ancora da giocare…
Inserita nel modestissimo Gruppo H, insieme a Russia, Giappone e Tunisia, il Belgio inizia il proprio percorso con un pareggio contro i padroni di casa nipponici. Un 2-2 che porta le firme di Wilmots e Van Der Heyden.
La seconda partita quindi diventa abbastanza decisiva per il destino della squadra, in caso di sconfitta, infatti, il Belgio sarebbe con più di un passo fuori dal mondiale. Si gioca contro la Tunisia e finisce 1-1 con gol del solito Wilmots.
La classifica provvisoria dice: Giappone 4, Russia 3, Belgio 2, Tunisia 1. L’ultima sfida con la Russia è quindi uno spareggio da dentro fuori e il Belgio la affronta al meglio. Sul campo di Fukuroi finisce 3-2 per i belgi, con gol di Walem, Sonck e Wilmots. Questa la classifica finale:
Gruppo H | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Giappone | 7 | 2 | 1 | 0 | 5 | 2 | |
Belgio | 5 | 1 | 2 | 0 | 6 | 5 | |
Russia | 3 | 1 | 0 | 2 | 4 | 4 | |
Tunisia | 1 | 0 | 1 | 2 | 1 | 5 |
Il Belgio torna quindi agli ottavi di finale dopo 8 anni di assenza, dove, essendo arrivata seconda, incontrerà la prima del gruppo C, cioè il Brasile del fenomeno Ronaldo.
Si gioca sempre in Giappone, per la precisione a Kōbe, è il 17 giugno del 2002 e il Brasile vince agevolmente con 2 reti a 0, gol di Rivaldo e Ronaldo. Il Belgio abbandona ancora il Mondiale e non lo rivedremo più per 12 anni in una fase finale della Coppa del Mondo.
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Brasile 2014
Dopo 12 anni, nell’edizione brasiliana del 2014, ovviamente l’intera rosa è rivoluzionata, il CT è quel Marc Wilmots che ha vissuto la generazione d’oro e che ha messo la firma in tanti gol mondiali.
Wilmots riabbraccia la filosofia di Guy Thys e porta al Mondiale molti giovani che nel mentre, grazie alle scuole calcio belga, sono usciti dal campionato locale e giocano in giro per l’Europa. Ecco quindi che si iniziano a vedere il 21 enne Romelu Lukaku, in forza all’Everton, piuttosto che il 22enne Thibaut Courtois, in forza all’Atletico di Madrid, sempre 22 anni per Kevin De Bruyne, che gioca nel Wolfsburg e appena uno in più per Eden Hazard del Chelsea e ancora Axel Witsel, Marouane Fellaini, piuttosto che Moussa Dembélé e Dries Mertens. Il capitano di questa squadra porta il nome di Vincent Kompany e guardando ai nomi appena fatti, difficilmente si trova un Belgio più forte nella storia della Coppa del Mondo.
Inoltre, cosa non da poco, come già detto i giovani sono molti, quindi si tratta di un’ossatura ben solida per gli anni a venire.
Fase a Gironi
Il Belgio viene inserito nel gruppo H, insieme ad Algeria, Russia e Corea del Sud. Non fatica a vincere tutte le partite chiudendo il gruppo in testa.
Gruppo H | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Belgio | 9 | 3 | 0 | 0 | 4 | 1 | |
Algeria | 4 | 1 | 1 | 1 | 6 | 5 | |
Russia | 2 | 0 | 2 | 1 | 2 | 3 | |
Corea del Sud | 1 | 0 | 1 | 2 | 3 | 6 |
Si parte con l’Algeria, regolata per 2-1, con gol di Mertens e Fellaini; poi tocca alla Russia di Fabio Capello, con gol al minuto 88 da parte di Divock Origi.
Infine, la terza partita è contro la Corea del Sud, regolata di misura, con gol al minuto 78 da parte di Jan Vertonghen.
Fase a eliminazione diretta
Da prima del Gruppo H trova la seconda del gruppo G, cioè gli Stati Uniti; nell’Arena Fonte Nuova di Salvador ne esce una partita combattuta che finisce 0-0 nei 90 minuti regolari.
Dopo 3 minuti di supplementari ci pensa De Bruyne a sbloccare il risultato, con raddoppio al minuto 105 da parte di Lukaku, a poco serve il gol statunitense al minuto 107, il Belgio va ai quarti di finale.
Nella capitale Brasilia, davanti a 68.551 spettatori e all’arbitro Rizzoli, il Belgio va sotto al minuto 8 con gol del Pipita Higuain, gli europei non riescono a pareggiare e quindi vengono estromessi dalla Coppa del Mondo 2014.
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Russia 2018
Nel 2018, grazie all’ottima posizione nel ranking FIFA, rientra come testa di serie e nel Gruppo G trova, di pericolosa, solo l’Inghilterra. Le altre squadre sono Tunisia e Panama.
Il Belgio, guidata dal CT Roberto Martínez e con l’impianto praticamente identico a 4 anni prima, deve dimostrare di basarsi su una generazione d’oro e non su promesse mancate.
La squadra non ha difficoltà a superare il primo turno con 9 punti, grazie alle vittorie su Panama all’esordio (3 -0 con gol di Mertens e doppietta di Lukaku), al 5-2 sulla Tunisia nella seconda gara (doppiette di Hazard e Lukaku e gol di Michy Batshuayi) e alla partita conclusiva contro l’Inghilterra, battuta di misura con gol di Adnan Januzaj.
Gruppo G | |||||||
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Team | Punti | Vinte | Nulle | Perse | GF | GS | |
Belgio | 9 | 3 | 0 | 0 | 9 | 2 | |
Inghilterra | 6 | 2 | 0 | 1 | 8 | 3 | |
Tunisia | 3 | 1 | 0 | 2 | 5 | 8 | |
Panama | 0 | 0 | 0 | 3 | 2 | 11 |
Fase a eliminazione diretta
Agli ottavi incontra il Giappone, piazzatosi secondo nel gruppo H. La partita è un po’ tirata, sul campo di Rostov sul Don si combatte con il coltello nei denti e il Belgio si ritrova a dover rincorrere. Il Giappone si porta sul 2-0 all’inizio del secondo tempo, per il Belgio c’è rimangono troppi pochi minuti per recuperare, ma la luce si accende al minuto 69, quando Vertonghen accorcia le distanze, il pareggio arriva solo 5 minuti dopo con Fellaini e quando le due squadre pensano ai supplementari, ecco il colpo di Chadli, al minuto 94, che spedisce il Belgio ai quarti e il Giappone a casa.
I quarti di finale sono contro i temibili brasiliani a Kazan, il risultato si sblocca al minuto 13 con autogol del brasiliano Fernandinho, raddoppio che arriva al minuto 31 con De Bruyne e a poco serve il gol del Brasile al minuto 76 del secondo tempo.
Di nuovo semifinale, come nel 1986, allora davanti all’Argentina di Maradona, ora davanti alla Francia di Mbappé e Benzema. La partita va male e finisce 1-0 per i francesi, il Belgio si trova costretto a giocarsi, nuovamente, la finalina per il terzo posto.
L’altra sconfitta nelle semifinali è l’Inghilterra, che ha perso contro la Croazia, si gioca il 14 luglio 2018 a San Pietroburgo e la partita finisce 2-0 per i belgi, con gol di Meunier e Hazard.
Il Belgio migliora la propria miglior posizione a una Coppa del Mondo, anziché il quarto posto del 1986 ora campeggia il terzo posto del 2018, ma la partita più importante, la finale, sfugge ancora.
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Confederazione | UEFA |
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Sigla Fifa | Bel |
Federazione | URBSFA/KBVB – Union Royale Belge des Societes de Football Association |
Soprannome | Diables Rouges (i diavoli rossi) |
Record di presenze | Jan Vertonghen (136) |
Capocannoniere | Romelu Lukaku (68) |
Miglior vittoria | Belgio – San Marino 9-0, Bruxelles, Belgio; 10 ottobre 2019 |
Peggior sconfitta | Inghilterra – Belgio 11-2, Londra, Regno Unito; 17 aprile 1909 |
Divisa | Maglia, calzoncini e calzettoni rossi con inserti gialli |
Palmares | 1 oro ai Giochi Olimpici |
Partecipazioni Mondiali | 13 |
Esordio al Mondiale | 1930 |
Miglior risultato Mondiale | Terzo posto nel 2018 |
Finali giocate al Mondiale | – |
Presenze coppa continentale | 6 |
Esordio coppa continentale | 1972 |
Miglior risultato coppa cont. | Secondo posto nel 1980 |