Sbarcata tardi, molto tardi, sul palcoscenico Mondiale, la prima Coppa del Mondo a cui prende parte è quella del 1994 in USA. Eppure in Asia i sauditi hanno un loro peso, infatti sono titolari di 3 Coppe d’Asia che fanno bella figura nel loro palmares.
Dal 1994 in poi hanno saltato solo due Mondiali, quello del 2010 in Sud Africa e quello del 2014 in Brasile, per il resto è sempre riuscita a qualificarsi per giocare la Coppa del Mondo.
Dal 2008 al 2015 la nazionale dell’Arabia Saudita ha avuto un periodo buio, con la totale mancanza di calciatori di livello e nemmeno un CT come Frank Rijkaard è riuscito a risollevare la situazione.
Tornano sulla scena nel 2018 e replicano con la qualificazione del 2022.
Le tre esordienti del 1994 sono Arabia Saudita, Grecia e Nigeria, con due delle tre che riescono ad approdare fino agli ottavi di finale.
Inserita in quarta e ultima fascia per i sorteggi, viene pescata nel Gruppo F, insieme a Olanda, Belgio e Marocco e, nonostante il girone di ferro, la squadra guidata dal tecnico argentino Jorge Solari riesce a sorprendere.
Primo turno
Il primo match dell’Arabia Saudita nella fase finale della Coppa del Mondo avviene il 19 giugno 1994 a Washington, dove davanti a 50.535 spettatori si porta in vantaggio contro gli olandesi al minuto 18 (gol di Fuad Amin); nel secondo tempo però gli europei ribaltano la situazione e per gli arabi arriva la prima sconfitta per 2-1.
Per la prima vittoria bisogna aspettare ancora 5 giorni e allo Stadio Giants di New York, contro il Marocco, l’Arabia Saudita vince per 2-1 (gol di Sami Al-Jaber e del solito Amin).
La classifica provvisoria recita: Belgio 4, Olanda e Arabia Saudita 2, Marocco 0. Diventa così fondamentale far risultato contro il Belgio per riuscire ad arrivare agli ottavi di finale e gli arabi centrano l’obiettivo, vincendo per 1-0 con gol di Saeed Al-Owairan al minuto 5.
Si verifica il caso di 3 squadre a 6 punti e, grazie alla miglior differenza reti, l’Arabia passa il turno come seconda, mandando il Belgio nella classifica tra le migliori terze.
Gruppo F 19 Giugno 1994 alle 12:30 Citrus Bowl di Orlando
Belgio
1 - 0
Marocco
Gruppo F 20 Giugno 1994 alle 19:30 Robert F. Kennedy Memorial Stadium di Washington
Olanda
2 - 1
Arabia Saudita
Gruppo F 25 Giugno 1994 alle 12:30 Giants Stadium di New York
Arabia Saudita
2 - 1
Marocco
Gruppo F 25 Giugno 1994 alle 12:30 Citrus Bowl di Orlando
Belgio
1 - 0
Olanda
Gruppo F 29 Giugno 1994 alle 12:30 Robert F. Kennedy Memorial Stadium di Washington
Belgio
0 - 1
Arabia Saudita
Gruppo F 29 Giugno 1994 alle 12:30 Citrus Bowl di Orlando
Marocco
1 - 2
Olanda
Ottavi di finale
Da seconda qualificata del Gruppo F l’Arabia Saudita troverà agli ottavi la seconda qualificata del Gruppo B, cioè la Svezia.
Il match parte subito in salita, a causa del gol al minuto 6 di Dahlin, si complica ulteriormente al minuto 51, quando Andersson raddoppia, la speranza si riaccende al minuto 85 con il gol di Fahad Al-Ghesheyan ma ci pensa lo stesso Andersson a spegnere ogni sogno di gloria per l’Arabia.
Ottavi 03 Luglio 1994 alle 12:00 Cotton Bowl di Dallas
L’Arabia Saudita viene eliminata ma esce a testa alta, consapevole di aver disputato un’ottima Coppa del Mondo. La Svezia proseguirà il suo percorso, stupendo tutti gli osservatori e arrivando a giocarsi una semifinale persa contro il Brasile, dopo aver eliminato ai quarti l’altra sorpresa del Mondiale, cioè la Romania.
Mondiale 1998 in Francia
Nel 1998 l’Arabia Saudita si conferma una presenza della Coppa del Mondo, la guida della squadra è passata dall’argentino Solari al brasiliano Carlos Alberto Parreira (fresco vincitore del mondiale del 1994 con il Brasile) il quale viene sorprendentemente esonerato dopo due match e sostituito da Mohammed Al-Kharashy.
La squadra, nonostante sia molto giovane (solo 3 giocatori superano i 30 anni) è già molto esperta (solo 5 calciatori hanno meno di 30 presenze con la squadra) e il blocco principale è reduce della bella figura fatta appena 4 anni prima.
Finisce nel girone C, insieme ai padroni di casa della Francia, alla Danimarca e all’esordiente Sudafrica.
Il primo match è già decisivo poiché, secondo i pronostici, la Francia avrebbe avuto vita semplice e per il secondo posto la sfida è tra gli arabi e i danesi. Quindi la prima gara contro la Danimarca, nei fatti, vale già la qualificazione al turno successivo. Purtroppo per gli arabi i danesi sono più forti e vincono di misura.
Non è ancora tutto perso ma bisogna fare risultato contro i padroni di casa della Francia, mentre i danesi affronteranno il modesto Sudafrica. Questo match si rivela però terribile, con la squadra che esce sconfitta per 4-0, con tensione nello spogliatoio e conseguente esonero del CT (fatto più unico che raro), dopo due partite.
Con la Danimarca a 4 e la Francia a 6 punti, la terza sfida è un’amichevole contro il Sudafrica e finisce 2-2, con l’arbitro cileno Sánchez che decreta ben 3 rigori. Per gli arabi in gol Sami Al-Jaber e Yousuf Al-Thunayan.
Gruppo C 12 Giugno 1998 alle 17:30 Stadio Bollaert-Delelis di Lens
Arabia Saudita
0 - 1
Danimarca
Gruppo C 12 Giugno 1998 alle 21:00 Stadio Vélodrome di Marsiglia
Francia
3 - 0
Sudafrica
Gruppo C 18 Giugno 1998 alle 17:30 Stadium Municipal di Tolosa
Sudafrica
1 - 1
Danimarca
Gruppo C 18 Giugno 1998 alle 21:00 Stade de France di Saint-Denis
Francia
4 - 0
Arabia Saudita
Gruppo C 24 Giugno 1998 alle 16:00 Stadio di Gerland di Lione
Francia
2 - 1
Danimarca
Gruppo C 24 Giugno 1998 alle 16:00 Parc Lescure di Bordeaux
Sudafrica
2 - 2
Arabia Saudita
Mondiale 2002 in Corea e Giappone
Nel 2002 l’Arabia Saudita è alla terza partecipazione consecutiva alla Coppa del Mondo e molti dei calciatori sono gli stessi della prima esperienza del 1994, una generazione generosa di ottimi calciatori che ha guidato la nazionale in questo ciclo.
La squadra è affidata a Nasser Al-Johar e tra i calciatori più rappresentativi ci sono, certamente, il portiere Mohamed Al-Deayea, l’attaccante Sami Al-Jaber e il difensore Abdullah Zubromawi, calciatori con molte presenze nella nazionale, già presenti nei due precedenti impegni nelle fasi finali, ma tutta la squadra gioca in Arabia, quindi con pochissima esperienza internazionale.
Tale inesperienza si denota subito e, nonostante una buona presenza di calciatori che nel 1994 avevano fatto molto bene, la prima partita segna già il passo dell’Arabia Saudita al Mondiale. Una sconfitta per 8-0 contro la Germania che lascia poco spazio a qualsiasi fantasia.
Nel secondo match si gioca contro il Camerun e anche qui arriva una sconfitta, ma questa volta di misura; chiude il girone il terzo incontro contro l’Irlanda che rappresenta anche la terza sconfitta di fila, questa volta per 3-0.
Una delle peggiori nazionali mai viste al Mondiale, chiude il Gruppo E all’ultimo posto con 12 gol subiti e 0 fatti.
Gruppo E 01 Giugno 2002 alle 14:30 Dome di Sapporo
Germania
8 - 0
Arabia Saudita
Gruppo E 06 Giugno 2002 alle 12:00 Stadium 2002 di Saitama
Camerun
1 - 0
Arabia Saudita
Gruppo E 11 Giugno 2002 alle 14:30 International Stadium di Yokohama
Arabia Saudita
0 - 3
Irlanda
Mondiale 2006 in Germania
Alla quarta presenza di fila bisogna cancellare l’onta dell’edizione precedente, in Germania nel 2006 il tecnico del team è di nuovo un brasiliano, si tratta di Marcos Paquetá.
La squadra viene rinnovata ma non tanto rispetto a quanto ci si aspetterebbe, dell’esperienza eroica del 1994 rimangono solo due calciatori (Al-Deayea e Al-Jaber) e, ancora, tutti i calciatori presenti giocano nel campionato locale.
Con tali premesse non ci aspetta molto dalla selezione, nonostante ciò la prima partita contro la Tunisia mette in luce un team combattivo, che riesce a imporre il proprio gioco e che viene raggiunto sul 2-2 solo nei minuti di recupero (per gli arabi in gol Yasser Al-Qahtani e Sami Al-Jaber).
La situazione precipita nella seconda gara, quando contro l’Ucraina arriva una pesante sconfitta per 4-0.
Con un punto all’attivo e la classifica temporanea che racconta: Spagna 6, Ucraina 3, Arabia e Tunisia 1, ci si può ancora sperare, ma bisogna riuscire nell’impresa di battere la Spagna. Impresa che non riesce a causa della sconfitta di misura.
Arabia Saudita che viene nuovamente eliminata al primo turno.
Terminato il ciclo a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni 2000, la squadra non prende posto a due mondiali per mancata qualificazione. Dal 2016 le redini della squadra passano in mano all’olandese Bert van Marwijk che porta la squadra a qualificarsi per la Coppa del Mondo. A scadenza di contratto, nel 2017, la federazione araba chiede al CT di risiedere in Arabia; van Marwijk rifiuta e viene esonerato, gli subentra l’argentino Edgardo Bauza che in 5 partite fa un disastro dopo l’altro. Viene anch’esso esonerato e al suo posto, a pochi mesi dall’inizio della Coppa del Mondo, arriva Juan Antonio Pizzi, il quale esordisce alla gara inaugurale contro la Russia in una partita ufficiale che finisce 5-0 per i russi.
Gli arabi partecipano alla cerimonia d’apertura del mondiale immolandosi come vittima sacrificale, subiscono 5 gol e si trovano costretti a dover vincere la seconda gara contro l’Uruguay.
Nella seconda partita però il risultato non cambia, altra sconfitta (di misura) ed eliminazione matematica.
Serve a poco la vittoria nell’ultima gara contro l’Egitto (2-1 con gol di Salman Al-Faraj e Salem Al-Dossari) se non ad evitare il cucchiaio di legno.
Per il Mondiale del 2022 nella vicina Qatar, l’Arabia Saudita strappa il pass tra le prime il 24 marzo 2022, si tratta di una conferma dopo 4 anni e rappresenta il buono stato del calcio arabo.
La squadra è passata di mano, dallo spagnolo Juan Antonio Pizzi al francese Hervé Renard ed è inserita nel gruppo C, insieme ad Argentina, Messico e Polonia.